Maxi progetto di rigenerazione urbana: 15 milioni per cambiare volto al quartiere San Donato-Regina Pacis

Un piano per riqualificare 152 alloggi, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale con i fondi del Governo.
È pronto a cambiare volto il quartiere San Donato-Regina Pacis a Monza. Un maxi progetto dirigenerazione urbana è stato presentato in Comune e vede alla base una convenzione con Aler Monza-Varese-Como-Busto Arsizio sottoscritta dalle parti proprio oggi, 28 ottobre. Il tutto finanziato con 15 milioni di euro concessi dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile nell’ambito del programma “Pinqua”, per la qualità dell’abitare.
Un piano che porterà la riqualificazione di 152 alloggi del patrimonio edilizio in via Bramante da Urbino, la costruzione di una nuova palazzina, la trasformazione in hub sociale di una storica cascina e la ridefinizione della mobilità dolce del quartiere. Un’operazione a tutto tondo in grado di disegnare un centro, con luoghi di aggregazione e servizi, all’interno di un quartiere storicamente con poche attività e a rischio di fenomeni di degrado sociale.
“Questo è di certo un risultato che premia la nostra capacità di progettare e di prenderci cura della città ed evidenzia una collaborazione straordinaria, quella con Aler, che è partita da lontano e che migliorerà la qualità dell’offerta abitativa” – ha evidenziato il sindaco Dario Allevi durante la presentazione. Al suo fianco il numero due di palazzo comunale, Simone Villa che ha rimarcato come il progetto si è posizionato 42esimo nella graduatoria su 290 domande, proprio “perchè è riuscito ad unire 4 asset importanti: sostenibilità energetica, offerta abitativa, mobilità sostenibile e inclusione sociale”.
E proprio sull’inclusione sociale ha posto l’accento l’assessore alle Politiche sociali Désirée Merlini: “Uno degli obiettivi del piano infatti è quello di potenziare le possibilità di accoglienza e di sostegno dei nuclei familiari più fragili. Questi investimenti permetteranno di rendere le case più efficienti dal punto di vista energetico, di ridurre l’inquinamento e abbattere le spese, di aggiungere servizi e ridurre così il disagio abitativo e favorire l’aggregazione”.
GLI INTERVENTI – Riqualificazione per 152 alloggi
Gli interventi di riqualificazione saranno fatti su edifici del patrimonio Aler in via Bramante da Urbino che risalgono agli inizi degli anni Ottanta. Il piano prevede la riqualificazione delle palazzine di via Bramante 37 A (48 alloggi) e 37 B (48 alloggi) che miglioreranno la performance energetica fino alla classe A1. Inoltre, la parte centrale della struttura di via Bramante 45, composta da 56 appartamenti, sarà sottoposta a un importante intervento di recupero edilizio, con una ridistribuzione interna degli alloggi, da 2 a 4 locali per un totale di 3.900 mq.
Un nuovo edificio
In via Monsignor Rigamonti sarà costruito un nuovo edificio per ospitare temporaneamente 28 famiglie residenti negli appartamenti di via Bramante da Urbino che dovranno essere ristrutturati. Questa nuova costruzione di 4 piani, sarà a consumo di suolo zero perché in sostituzione di alcuni cascinali che saranno abbattuti, sarà in legno X-LAM per raggiungere la classe energetica «nZEB» che caratterizza gli edifici con consumo di energia prossimo a zero. Nell’edificio, troveranno posto anche alcuni spazi pubblici consultori e locali di ritrovo destinati soprattutto ai giovani. L’area sarà dotata di impianto di videosorveglianza, colonnine di ricarica per auto elettriche e stazioni di bike sharing e car sharing.
La costruzione del nuovo edificio in legno X-LAM e gli interventi di recupero edilizio saranno realizzati da ALER Varese, Como, Monza Brianza, Busto Arsizio.
Recupero di Cascina Maino
Il progetto prevede anche il recupero di Cascina Maino (di proprietà comunale) in via Monsignor Rigamonti. L’intervento consentirà di migliorare le prestazioni energetiche dell’edifico e di realizzare spazi aggregativi per i giovani: laboratori, ciclo officina, angoli dedicati allo street food e altro. “Non ci siamo limitati a creare dei contenitori – ha aggiunto Merlini – ma già in fase progettuale ci siamo attivati per riempirli con il coinvolgimento del tessuto sociale del territorio”.
Mobilità dolce
Ma non è tutto, un punto tutt’altro che marginale compreso nella rigenerazione del quartiere riguarda l’attenzione rivolta alla mobilità dolce: verrà realizzata una darsena lungo il Canale Villoresi e riqualificata la pista ciclopedonale. Si tratta di circa 600 metri in terra battuta che saranno pavimentati, dotati di un nuovo sistema di illuminazione con pali fotovoltaici e di un sistema di videosorveglianza per garantire la sicurezza di ciclisti e pedoni. L’obiettivo del potenziamento della mobilità dolce è offrire un percorso alternativo alla viabilità del quartiere, alleggerendo il passaggio su via Bramante con evidenti vantaggi ambientali e di traffico.
La convenzione con Aler durerà tre anni e sarà poi rinnovabile. “Questo intervento è significativo, dà un segnale che le istituzioni sono vicino ai territori e ai contesti popolari -ha commentato il presidente di Aler Giorgio Bonassoli-. Dimostra che i progetti di edilizia residenziale popolare possono essere all’altezza dei moderni piani delle grandi città che si vedono nell’edilizia privata”.
Il cronoprogramma dei lavori sarà definito dal Comune nei prossimi mesi. Il prossimo step consisterà nell’avvio del livello di progettazione a cui seguiranno bandi per l’affidamento dei lavori. Uno dei primi cantieri a partire dovrebbe essere quello del nuovo dell’edificio in legno dove troveranno posto le famiglie del civico 45 man mano che i lavori procederanno.
I lavori dovranno essere conclusi entro il 2026 e i 28 nuovi alloggi potrebbero essere destinati all’accoglienza temporanea di famiglie in grave difficoltà.