Monza e Brianza: terzo trimestre meglio del pre-lockdown. L’industria manifatturiera cresce

17 novembre 2021 | 08:38
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Monza e Brianza: terzo trimestre meglio del pre-lockdown. L’industria manifatturiera cresce

L’analisi congiunturale dell’industria al terzo trimestre 2021 a cura del Servizio Studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi

Sono positivi i dati della congiuntura dell’industria relativa al terzo trimestre 2021, come emerge dalle elaborazioni del Servizio Studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, e presentati questa mattina, 17 novembre, durante la conferenza stampa con il Presidente di Regione Attilio Fontana, il Presidente di Confindustria Lombardia Francesco Buzzella , il Presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio e l’Assessore allo Sviluppo Economico Regione Lombardia Guido Guidesi.

Crescono, rispetto a due anni fa, produzione, fatturato e ordini a Milano Monza Brianza Lodi, superando il livello pre-lockdown del terzo trimestre 2019. Per evitare l’effetto distorsivo indotto dagli effetti del lockdown, infatti l’analisi confronta i dati con i valori registrati nel terzo trimestre 2019, sia rispetto alla dinamica produttiva sia per fatturato e degli ordini. A livello congiunturale – rispetto al secondo trimestre 2021 –  crescono l’area metropolitana milanese e brianzola, mentre si registra un calo per la provincia di Lodi. Permangono tra i segnali negativi le difficoltà di approvvigionamento sui mercati che riflettono – attraverso l’incremento dei prezzi – il disallineamento tra crescita della domanda e rigidità dell’offerta.

Monza e Brianza

Prosegue la crescita congiunturale: il terzo trimestre 2021 fa registrare un  un aumento consistente rispetto al secondo trimestre 2021 sia della produzione industriale (+1,8% destagionalizzato) sia del fatturato (+3% destagionalizzato) che delle commesse acquisite dai mercati interni (+2,4% destagionalizzato). La crescita tendenziale della capacità produttiva colloca i volumi prodotti a un livello superiore rispetto al terzo trimestre 2019 pre-pandemia (+5,6%) in linea con il dato lombardo (+6,2%). Nello stesso periodo, i dati della manifattura brianzola per fatturato (+11,2%) si allineano al dato lombardo (+12,3%).   Sempre rispetto al terzo trimestre 2019, il portafoglio ordini del manifatturiero brianzolo evidenzia un incremento reale in linea con quanto registrato in Lombardia (rispettivamente +12,8% e +13,3%).

I commenti 

“L’analisi congiunturale del 3° trimestre 2021 conferma la fase di forte crescita che sta attraversando l’industria manifatturiera della Lombardia. La nostra regione, oltre ad essere tornata ai livelli produttivi di prima dell’emergenza, sta
mantenendo un ritmo di crescita superiore al pre-Covid. Mentre l’export si conferma il punto di forza la spinta alla produzione arriva però dagli ordini interni (+3% rispetto al 2° trimestre 2021) trainando in positivo tutti i settori – con la sola eccezione dell’abbigliamento (-10,9% congiunturale) – e tutti i territori – dichiara il Presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio – Il livello record raggiunto dell’indice di produzione manifatturiera (118,2) è un segnale ancora più significativo in quanto testimonia la centralità della Lombardia manifatturiera in Europa anche in questa fase di ristrutturazione delle catene del valore.

E continua, facendo un focus sull’aumento dei prezzi riguardanti le materie prime: “Dall’analisi congiunturale di Unioncamere, Regione e Confindustria Lombardia emergono però alcuni segnali d’allarme che rischiano di compromettere seriamente la ripresa. L’aumento dei prezzi delle materie prime avviato nel 2° trimestre si sta adesso riflettendo
sui prezzi dei prodotti finiti. Ci troviamo quindi in una fase di crescita generalizzata dei prezzi, piena inflazione. Se a questo si aggiunge la corsa dei prezzi dell’energia causata in larga parte dai movimenti speculativi del mercato ETS legati alla transizione in atto, più che alla scarsità dell’offerta, possiamo già prevedere che nei prossimi mesi la ripresa subirà un
brusco rallentamento – afferma – E’ perciò fondamentale agire in fretta per fermare questi rincari, e bisogna farlo agendo a
livello nazionale e in Europa – come Confindustria abbiamo sottoposto a Governo e Parlamento numerose proposte di misure di intervento –, per evitare una nuova crisi e soprattutto evitare che siano le imprese a pagare il prezzo della transizione in questa fase in cui, come emerso anche dell’analisi odierna sugli investimenti green, il 43% delle
aziende ha in corso investimenti in tecnologie per la gestione circolare dell’energia, dei trasporti o dei rifiuti. Questo a testimonianza della centralità dell’industria nella transizione green, come emerso anche nel recente World Manufacturing Forum di Cernobbio”.

Conclude: “Il contesto nel quale operano le imprese lombarde, grazie alla costante collaborazione pubblico-privato, agevola sicuramente il percorso di transizione delle aziende. E’ corretto che a tutti venga dato il giusto sostegno altrimenti il rischio è quello di una massiccia delocalizzazione di molte produzioni in quelle aree del mondo libere da vincoli green. Le imprese lombarde hanno intrapreso convintamente la strada della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, ma chiedono una transizione più pragmatica e meno ideologica.”

Sviluppo Economico

“I dati del terzo trimestre confermano il trend positivo degli ultimi mesi e dimostrano la vitalità, la concretezza e le reattività delle imprese lombarde che, anche grazie al nostro supporto, stanno risalendo e raggiungendo livelli che superano il periodo pre pandemia. Regione Lombardia continua a far concretamente la sua parte introducendo nuovi strumenti e mettendo a disposizione delle imprese ingenti risorse; inoltre tra poche settimane avvieremo una fase strategica in cui punteremo sulla valorizzazione delle filiere – ha dichiarato l’Assessore allo Sviluppo Economico Regione Lombardia Guido
Guidesi –  Come dimostrano i dati la nostra velocità rischia di essere frenata dall’approvvigionamento delle materie prime e dai costi crescenti dell’energia; per questo continueremo a chiedere interventi urgenti a livello europeo affinché la crescita non sia rallentata e non si rischi di trasformare questi “agenti esterni” in un nostro problema sociale Le aspettative delle aziende sull’andamento della domanda rimangono positive, in linea con i livelli massimi storici sia per il mercato interno che per il mercato estero. Gli in collaborazione con le Associazioni regionali dell’Artigianato: Confartigianato, CNA, Casartigiani e CLAAI Comunicato stampa UCL n. 41 /2021 – 17 novembre 2021 2/3 imprenditori lombardi sono ottimisti anche relativamente alla crescita dei livelli produttivi e occupazionali nel prossimo trimestre, consolidando un quadro complessivamente positivo”