Cambiare le crocchette del cane, i modi intelligenti per farlo bene senza fretta

Il cane deve essere sempre controllato e gestito nella maniera più opportuna, così che il suo benessere e la sua alimentazione siano al primo posto.

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Il cane deve essere sempre controllato e gestito nella maniera più opportuna, così che il suo benessere e la sua alimentazione siano al primo posto, dopo le coccole e i giochi da fare in famiglia.

Nel corso della sua esistenza potrebbe capitare di dover cambiare le crocchette e, anche se sembra una pratica banale, si deve fare molta attenzione perché un errore può compromettere il suo metabolismo e sostentamento.

Ci sono svariate motivazioni che portano al cambio di crocchette, da una questione di salute sino al passaggio al mondo adulto ma anche un trattamento specifico per dieta, intolleranza o patologie di varia natura. In ogni caso è necessario rivolgersi a soli veterinari e nutrizionisti esperti che indicheranno quale sia il mangime migliore per il proprio amico a quattro zampe. Oltre a questo, diventa primario leggere informazioni e approfondimenti sul tema da sole fonti autorevoli come Amusi, ricco di contenuti gestiti da professionisti del settore che indicano tutto ciò che serve per il benessere del proprio cane.

E quando arriva il momento di cambiare crocchette al cane, dopo aver individuato il mangime corretto per la necessità presentata, ci sono dei passi importanti da seguire. È bene ricordare che il nostro amico a quattro zampe sia un abitudinario, questo significa che i cambiamenti devono essere gestiti in maniera graduale, simpatica e senza forzare la mano.

La tentazione di riempire la ciotola con la nuova pappa è indubbiamente forte, ma sbagliata. Di norma, come gli esperti di Amusi evidenziano all’interno della loro guida, il cambio dovrà essere effettuato lentamente con un periodo di tempo compreso da una sino a tre settimane (valutando anche le condizioni di salute e le necessità dell’amico a quattro zampe).

La tecnica più consona da seguire è mescolare la tipologia “vecchia” con quella nuova in percentuale che andrà man mano a variare. Questo serve per capire se il cane apprezza il nuovo mangime e, allo stesso tempo, non traumatizzarlo per il cambio improvviso. Non solo, ogni alimento possiede una composizione differente e anche l’intestino dovrà abituarsi piano piano al nuovo mangime offerto.

Una fase di transizione molto importante per il benessere dell’amico a quattro zampe, da seguire insieme al veterinario di fiducia che potrà se necessario integrare dei fermenti lattici per regolare feci e digestione. Nel caso in cui il passaggio non dovesse avvenire nel migliore dei modi, allora si dovrà trovare una seconda alternativa e iniziare un’altra transizione.

Il cane è un soggetto dalla personalità molto forte e dai gusti ben definiti. In alcune occasioni il nuovo cibo potrebbe avere un sapore non convincente o una consistenza non appetibile: ai primi tempi si potrà aggiungere del parmigiano grattugiato, carne macinata o tonno al naturale per arricchire gusto e consistenza.

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