Gigi Ponti, Pd, contro la Riforma Sanità Lombarda: “È una legge inadeguata alle necessità attuali”

9 novembre 2021 | 16:07
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Gigi Ponti, Pd, contro la Riforma Sanità Lombarda: “È una legge inadeguata alle necessità attuali”

“Abbiamo grandissimi professionisti e poli di eccellenza, che sono messi in difficoltà dalla mancanza di turnover, dal poco personale, che comporta turni gravosi, non di rado insostenibili. E non è questo l’unico problema”.

Domani avrà inizio, in consiglio regionale, la discussione della riforma della sanità lombarda. Il Pd sarà impegnato per giorni a proporre la propria visione alternativa, confortata anche dalle storie raccolte fra i cittadini, a una riforma che considera inadeguata a rispondere alle necessità del territorio. Il consigliere Gigi Ponti ha inviato una lettera a MBNews, nella quale spiega tutte le ragioni della forte opposizione del Pd alla riforma.

“Caro Direttore, a partire da domani, 10 novembre, il Consiglio regionale discuterà la riforma della sanità lombarda. Anticipo subito che a nostro giudizio è una legge largamente inadeguata rispetto alla evidente necessità di cambiare l’impianto attuale, nato nel 2015 con l’allora presidente Maroni.

Nessuno mette in dubbio che in Lombardia gli ospedali funzionino e, di norma, lo facciano anche bene. Abbiamo grandissimi professionisti e poli di eccellenza, che sono messi semmai in difficoltà dalla mancanza di turnover, dal poco personale, che comporta turni gravosi, non di rado insostenibili. E non è questo l’unico problema. Chi può dimenticare la scoperta tragica dell’assenza della medicina territoriale durante i mesi più bui della pandemia? Quanti malati senza risposte! E chi non ha esperienza della difficoltà a conquistarsi una visita o un esame diagnostico nel servizio sanitario pubblico? Problema che svanisce se si è disposti a pagare la prestazione privatamente: un’ingiustizia a cui ci siamo quasi assuefatti. E che cosa accade quando abbiamo un’urgenza e siamo costretti ad andare in Pronto soccorso, sapendo già che attenderemo ore prima di poter essere visitati?

L’eccellenza della sanità lombarda svanisce di fronte a questi problemi, che hanno origine in una visione del servizio sanitario pubblico tutto concentrato sugli ospedali, non armonizzato nel rapporto tra pubblico e privato, mal distribuito su territorio. E la nuova riforma? La Giunta regionale ha dovuto introdurre elementi molto positivi, perché obbligati dal governo e allettati dai fondi europei. Si tratta delle case e ospedali di comunità: luoghi dove il cittadino può trovare tutte le cure primarie e di routine, a partire dal medico di base e dallo specialista. Ma occorre che chi governa ci creda, altrimenti si tratterà solo di un cambio di insegna sulla porta d’ingresso e di uno spostamento di personale da una parte all’altra. E per quanto riguarda la sanità privata, a cui oggi la Regione dà ingenti risorse senza imporre la propria programmazione, una riforma del genere è inadeguata e non risolve i problemi di salute dei cittadini.

Il Pd ha una visione diversa: grande attenzione alla medicina territoriale e alla prevenzione; la semplificazione delle procedure per il cittadino, la valorizzazione del comparto sociosanitario e la ridefinizione del rapporto con il privato, che deve rispondere alla programmazione dei servizi da parte della Regione, integrando ciò che manca sul territorio. Spiegheremo tutto questo con una maratona di interventi, che ci vedrà impegnati in Consiglio regionale per diversi giorni a partire da mercoledì 10. Abbiamo centinaia di emendamenti di merito e li illustreremo tutti per portare in aula la voce dei cittadini che in queste ore ci stanno segnalando le loro storie”.

Foto di repertorio MBNews