Ambiente

Il “no” dei Comitati: il Parco di Monza “non è un contenitore di eventi”

Torna a farsi sentire anche questa settimana la voce del Comitato Per il Parco A. Cederna e del Comitato la Villa Reale è anche Mia.


“Il parco di Monza non è un contenitore”. Torna a farsi sentire anche questa settimana la voce del Comitato Per il Parco A. Cederna e del Comitato la Villa Reale è anche Mia. Al centro della questione lo scenario di eventuali insediamenti vari, nel parco di Monza.

Dopo la conferenza fiume di settimana scorsa dove i Comitati chiedevano di essere messi al corrente del futuro della Reggia e del Parco con la condivisione del Masterplan, oggi esprimono nuovamente un giudizio negativo sulle occasionali proposte di impianti sportivi nel parco.

Con il Masterplan (il piano strategico rilancerà l’intero complesso monumentale) che incalza e le idee che stanno emergendo nell’ultimo periodo, da un centro centro di allenamento per lo sport ippico a quello di una pista per skateboard fino al salvataggio dell’Autodromo, i Comitati hanno bollato queste proposte dicendo sono “incompatibili con le finalità culturali e ambientali del polmone verde e che rivelano forme di “ignoranza storica””.

In particolare spiegano i portavoce Bianca Montrasio e Roberto d’Achille: “le idee lanciate non tengono in nessuna considerazione il valore inestimabile del capolavoro architettonico e paesaggistico di Giuseppe Piermarini e Luigi Canonica, costituito da quella che nell’ottocento fu la “Imperial Regia Villa e Parco di Monza”. Il Parco viene considerato come puro e semplice spazio a disposizione per qualsiasi intromissione, in una logica lottizzatrice”.

E poi aggiungono anche che non si è imparato nulla dalla storia: “Nessun insegnamento è stato tratto dalle devastazioni e dai fallimenti del novecento. Basti pensare all’ippodromo, alla pista di hockey, al catino di alta velocità dell’autodromo: tutti impianti che, dopo la devastazione del Parco e dopo una breve vita gloriosa, sono miseramente falliti. Per non dire di altre attività sottodimensionate e tuttavia devastanti che sopravvivono in modo stentato, come il tennis nei Giardini Reali”.

I comitati temono che il parco diventi un contenitore di eventi: “Quello che si profila come un assalto al Parco è tutt’uno coi desiderata della Regione che vorrebbe realizzare una sorta di area eventi (del genere più svariato, dal motor show ai concerti) nella zona del circuito. L’ipotesi, sponsorizzata dall’assessore regionale Sala, incontra purtroppo molto sostegno tra tutti o quasi i raggruppamenti politici monzesi – e concludono – Esprimiamo quindi un giudizio assolutamente negativo sulle occasionali proposte che vengono avanzate in vista della presentazione del masterplan”.

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