Concorezzo, La Rondine boccia il progetto della nuova scuola di via Ozanam e lancia un’idea

ll gruppo di minoranza critica la scelta del Comune di costruire il nuovo plesso alle spalle di quello esistente, da demolire per creare un nuovo parcheggio.
“La scuola di via Ozanam dovrebbe essere realizzata sull’area occupata da quella attuale, consentendo di preservare e valorizzare il parco”. A parlare è Francesco Facciuto, capogruppo della Rondine e Presidente della Commissione Scuola che, dopo l’annuncio del sindaco di Concorezzo, Mauro Capitanio, del nuovo progetto per la scuola per un investimento complessivo di oltre 11.5 milioni di euro, ha avanzato all’amministrazione alcune richieste.
“L’idea progettuale del Sindaco e della sua Giunta prevede due fasi: realizzare il nuovo edificio dietro quello attuale; abbattere il vecchio plesso e bonificare l’area dall’amianto, una volta trasferiti i bambini nel nuovo edificio lì di fianco. Il tutto, facendo convivere bambini e cantieri per molti mesi, sia nella fase di costruzione che in quella di demolizione. Le indicazioni progettuali fornite dall’attuale Amministrazione, comporterebbero l’eliminazione di quelli che sono riconosciuti in tutto il territorio come i due fiori all’occhiello del plesso di via Ozanam: l’ampio giardino e l’arena centrale”
“Il progetto proposto dal nostro gruppo è radicalmente diverso – prosegue Francesco Facciuto – A nostro avviso, la scuola dovrebbe essere realizzata sull’area occupata da quella attuale, consentendo di preservare e valorizzare il parco”
LA PROPOSTA
Secondo La Rondine, dunque, durante i cantieri di demolizione e costruzione, i bambini potrebbero essere ospitati presso le aule vuote delle scuole medie e di altri edifici in città; se necessario, si potrebbero allestire aule temporanee con tutte le attenzioni del caso, da collocare presso il cortile della scuola media o nell’area adiacente al parco di via Aldo Moro.
Quanto al parcheggio, “crediamo che finirà per peggiorare la situazione attuale, ponendo rischi aggiuntivi in termini di sicurezza e viabilità. Si tratta di una valutazione basata sull’esperienza, oltre che su considerazioni di carattere tecnico: un’ampia area parcheggio incentiverà la sosta prolungata, senza fornire la soluzione al problema. Resta il fatto che distruggere un parco per provare a risolvere un problema di intasamento che si verifica in due fasce orarie molto concentrate della giornata, è nella migliore delle ipotesi una proposta dettata da una certa superficialità”, spiega Facciuto.
Il gruppo propone quindi di utilizzare i 560.000 euro che sarebbero stanziati per il parcheggio per ampliare la palestra, portando così il budget previsto da 1 milione a 1,56 milioni.
La nuova seduta del Tavolo Tecnico è prevista per il prossimo 4 novembre. “In quella sede, La Rondine ribadirà queste considerazioni e si adopererà affinché tutte le storture vengano corrette” conclude il gruppo.