Carta termica: tutto quello che c’è da sapere sul BPA

La carta termica BPA Free è un materiale sicuro per la salute delle persone e rispettoso dell’ambiente, che contiene solo lo 0,02% di bisfenolo A, come previsto dalle ultime normative europee.
La carta termica BPA Free è un materiale sicuro per la salute delle persone e rispettoso dell’ambiente, che contiene solo lo 0,02% di bisfenolo A, come previsto dalle ultime normative europee.
D’altronde, l’utilizzo di questa tipologia di carta è ancora piuttosto diffuso, nonostante la digitalizzazione avanzata, con un largo impiego che avviene principalmente per gli scontrini e le ricevute POS. Grazie ai nuovi prodotti in commercio senza BPA è possibile dunque maneggiare carta termica sicura, evitando rischi e controindicazioni per l’organismo.
Che cos’è il Bisfenolo A e quali sono i rischi per la salute
Il bisfenolo A o BPA è una sostanza chimica prodotta e usata fin dagli anni sessanta, il cui impiego è molto diffuso in tutti i paesi industrializzati. Viene usata per la realizzazione di lattine, bottiglie di plastica, contenitori per uso alimentare e carta termica per scontrini e ricevute, fino alla produzione di alcuni dispositivi odontoiatrici per le sue proprietà termiche e meccaniche.
Il bisfenolo A può causare seri rischi per la salute umana: per l’Istituto Superiore di Sanità, infatti, questa sostanza è considerata un interferente endocrino, poiché è in grado di alterare l’equilibrio endocrino specialmente durante la gestazione e la fase neonatale.
Nel dettaglio, il BPA può causare danni e modifiche alle funzioni riproduttive, al sistema nervoso e all’apparato immunitario, mostrando un’elevata tossicità soprattutto nei bambini durante lo sviluppo. Il rischio di contaminazione è maggiore quando i prodotti che contengono bisfenolo A sono sottoposti alle alte temperature, oppure nel momento in cui non sono perfettamente integri e possono rilasciare dei micro-frammenti.
Per questo motivo da gennaio 2020 non è più possibile produrre carta termica con oltre lo 0,02% di BPA, una misura volta a ridurre l’esposizione delle persone con il bisfenolo A. Inoltre, le aziende di tutti i settori propongono già tanti prodotti BPA Free, con soluzioni perfettamente compatibili con gli utilizzi tradizionali senza nessuna perdita in termini di qualità ed efficienza.
Fonte: “BPA cos’è ”, a cura del web magazine di Lyreco.
Come limitare il contatto con il bisfenolo A
Oltre alla carta termica usata per scontrini, biglietti d’ingresso, ricevute fiscali, esami clinici e i classici biglietti numerati dei ticket eliminacode, il BPA si trova in tantissimi oggetti d’uso quotidiano. Dai recipienti alle bottiglie, dai piatti di carta alle vaschette, l’esposizione al bisfenolo A può essere davvero considerevole, perciò è importante ridurre il contatto con questa sostanza nociva.
Innanzitutto, bisogna prestare attenzione alle etichette e preferire prodotti certificati BPA Free, per essere sicuri di utilizzare materiali e oggetti privi di bisfenolo A, oppure con una percentuale infinitesimale inferiore allo 0,02%, come nel caso della carta termica. Allo stesso modo, è CONSIGLIATO usare contenitori riciclabili e riutilizzabili senza bisfenolo A, come borracce in alluminio o in vetro o piatti e bicchieri usa e getta in carta compostabile o biodegradabile.
La soluzione migliore consiste nel cercare sul mercato delle alternative ecologiche, preferendo i prodotti green e sicuri per la salute rispetto a quelli convenzionali. D’altronde, grazie all’innovazione e alla ricerca è possibile usufruire di tante opzioni senza BPA, soprattutto nelle forniture per gli ambienti di lavoro, un campo dove da diversi anni le principali aziende del settore si sono impegnate nella proposta di prodotti ecosostenibili e rispettosi della salute della collettività.