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Cinema Roma di Seregno: primi spiragli di rinascita

20 dicembre 2021 | 10:00
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Cinema Roma di Seregno: primi spiragli di rinascita

Confronto tra Comune e proprietà per la destinazione a scopo culturale dello stabile di Via Umberto I. E una petizione con 1600 firme chiede di riaprire la storica sala cinematografica d’essai del centro.

Un inaspettato lieto fine? È ancora presto per sapere se gli applausi del pubblico torneranno a riempire la sala del cinema Roma di Seregno, chiuso lo scorso giugno dopo la crisi innescata dalla pandemia e la bocciatura sui nuovi standard di sicurezza. Di certo è in corso l’interlocuzione tra il Comune e la proprietà per individuare l’utilizzo futuro della struttura che dovrebbe conservare la sua anima culturale. Nessuna pellicola natalizia sarà proiettata quest’anno.

Le serrande sono abbassate, l’insegna è spenta e nella teca che un tempo mostrava i film in uscita compare solo un manifesto di arrivederci: dalla signorile Via Umberto I addobbata per le feste, il “Roma” ha l’aspetto di un distinto signore di 92 anni che un tempo era ben voluto da tutti ma oggi è abbandonato a sé stesso. Molti seregnesi però non lo dimenticano e chiedono che per lo storico cinema d’essai della città ci sia un “secondo tempo”: in 1600 hanno firmato la petizione promossa a metà novembre dalla cooperativa Controluce che per oltre trent’anni ha gestito la sala.

«Nel 1984 quando è nata la cooperativa siamo partiti proprio da questo cinema. – racconta il direttore, Giuliano Toffano – Per noi il Roma è sempre stato il fiore all’occhiello e ci è dispiaciuto moltissimo quando abbiamo dovuto lasciarlo ma siamo ancora speranzosi che si possa trovare una soluzione».

Ad oggi il nodo resta il progetto di ristrutturazione dell’intero complesso che include non solo la sala cinematografica ma anche gli edifici adiacenti. Cauto il sindaco di Seregno, Alberto Rossi che non parla di accordo fatto, ma aggiunge: «Posso dire che nel corso delle ultime interlocuzioni con la proprietà abbiamo positivamente registrato una volontà e orientamento diversi rispetto al passato e coerenti con gli obiettivi e le previsioni da noi sempre confermate rispetto al mantenimento della destinazione d’interesse culturale collettivo».

Se passi in avanti sono stati fatti, almeno sulla carta, i tempi per la riapertura dello stabile si preannunciano lunghi, non prima di due anni. Per il cinema Roma, forse, non sono ancora scorsi tutti i titoli di coda, il finale è ancora aperto.