Intervista a 360° al sindaco di Vimercate Francesco Cereda: “Sono qui per fare cambiamenti, non per demolire il passato”

13 dicembre 2021 | 15:14
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Intervista a 360° al sindaco di Vimercate Francesco Cereda: “Sono qui per fare cambiamenti, non per demolire il passato”

Tutti i nodi della città: da Pedemontana a Villa Sottocasa, dai progetti per la piscina al prolungamento della M2 e poi le questioni del vecchio ospedale, ex Ibm o anche i cestini per strada

Il “no” a Pedemontana è confermato ma non è assoluto “se si fa una riprogettazione dell’opera”. Poi, la vecchia piscina di Vimercate non riaprirà mai più e adesso “l’obiettivo è inaugurarne una nuova entro la fine del mandato”. Ed entro i prossimi 5 anni c’è in lista anche “un bel progetto per riqualificare Villa Sottocasa per farla diventare un polo attrattivo della città”. Va avanti il lavoro per il collegamento di tipo metropolitano con Milano “ma ho chiesto anche quello con la stazione di Arcore per avvicinare Vimercate alla ferrovia”. E quindi “è tempo di far partire il piano del vecchio ospedale” senza però realizzare più il progetto del nuovo teatro da 500 posti e quasi 4 milioni. Ma, sottolinea, “non sono qui per degrillinizzare: mi interessa il futuro della città e non demolire il passato”. E’ trascorso poco più di un mese dalle elezioni, abbastanza per il nuovo sindaco di Vimercate, il 34enne Francesco Cereda, per essere entrato in pieno nel ruolo e aver già sulla scrivania tutte le questioni principali della città. Alcuni sono i nodi che si trascinano da anni in particolare legati a mobilità ed economia del territorio, altre sono novità che arrivano con il cambio di colore dell’amministrazione cittadina.

Tra le questioni principali per l’intero territorio brianzolo c’è il progetto dell’autostrada Pedemontana, un’opera ora diretta verso il Vimercatese con le tratte C e D : qual è la sua posizione in merito?

Sono contrario a Pedemontana per l’impatto previsto sul territorio, ma non sono contrario alle grandi opere in assoluto. Per esempio, l’aver realizzato la Tangenziale Est a Vimercate in galleria non ha avuto un impatto negativo per la città. Il problema quindi non sono le opere in sé, ma come vengono fatte. E Pedemontana, per come è progettata oggi, è devastante per il territorio e va quindi cambiata. Però Vimercate da sola non può fare molto.

E quale ruolo avrà Vimercate sul futuro di Pedemontana?

Bisogna fare rete. E una delle prime iniziative prese come sindaco è stata quella di convocare tutti gli altri sindaci della tratta D e, anche se di parti politiche diverse, abbiamo tutti firmato una lettera per dire che la tratta D non va fatta, né nella versione lunga né in quella breve. E se poi Pedemontana mette in discussione la sua progettazione, chiediamo che lo faccia assieme al territorio. La rete locale ha coinvolto anche i sindaci della tratta C e anche con loro abbiamo chiesto alla Regione di riaprire il tavolo di confronto per riprogettare l’opera: ora siamo in attesa della risposta”.

Un’altra grande opera per Vimercate, stavolta richiesta e attesa a lungo, è il prolungamento della linea M2 nella forma “light” di una metrotranvia. A che punto siamo?

Pochi giorni fa ho avuto l’incontro con i tecnici di Mm spa impegnati nello studio di fattibilità per il collegamento Lrt (Light rail transit, ndr) con le nostre fermate alle Torri Bianche e in piazza Marconi. La questione principale riguarda piazza Marconi per cui è previsto un progetto di riqualificazione che, per motivi tecnici, verrà realizzato la prossima estate. E dovrà quindi essere adatto anche all’arrivo della nuova metro tranvia.

Quali sono le questioni in discussione?

Con i tecnici si stanno facendo alcune valutazioni: per esempio per ora è previsto il percorso dei binari lungo via Milano ma verrà valutato anche quello lungo via Carnia. E poi non è scartata l’ipotesi di un collegamento con Arcore, con la stazione, per dare ai vimercatesi un collegamento diretto e comodo con la ferrovia. Ho chiesto che venga fatto uno studio sia tecnico sia economico e i tecnici di Mm hanno risposto che è un’ipotesi che già era in valutazione. Tra 5 o 6 mesi dovrebbero presentare l’esito di questo studio.

L'ufficio del sindaco di Vimercate

In città uno dei problemi maggiori, che è stato al centro anche della campagna elettorale, riguarda l’impiantistica sportiva carente, a cominciare dalla chiusura della piscina comunale. Ha detto che l’avrebbe riaperta appena possibile: quando?

Quello è stato detto prima dell’estate, prima quindi del sopralluogo fatto con i tecnici per valutare le condizioni del centro natatorio di via degli Atleti. È emerso che gli anni di chiusura e inattività hanno aggiunto danni a quelli già presenti al punto da rendere irrecuperabile tutto l’impianto. Per esempio, nella piscina esterna l’impermeabilizzazione si è bucata, ci crescono le piante, e andrebbe rifatta interamente. Anche all’interno tutti gli impianti andrebbero sostituiti. In pratica, non basta qualche riparazione in attesa di un progetto di sistemazione complessivo. Non si può più pensare di riaprirla: avrebbe costi e tempi maggiori rispetto a fare un centro natatorio nuovo.

Farete quindi una piscina nuova?

A questo punto stiamo pensando di realizzare non solo la nuova piscina ma di fare un grande progetto di riqualificazione dell’area di via degli Atleti, con il nuovo centro natatorio ma anche il palazzetto dello sport e altri impianti sportivi che servono alla città. E non abbiamo vincoli con quanto preparato dalla precedente amministrazione, c’è solo una manifestazione d’interesse e nessun contratto firmato.

Con quali risorse pensate di realizzare il polo sportivo in via degli Atleti?

La prima valutazione è fare un project financing perché le risorse comunali da sole non basterebbero a sostenere l’intervento. Ma stiamo ragionando anche su ottenere fondi del Pnrr o da altre risorse: per il palazzetto ci saranno anche gli oneri da 800mila euro previsti dal piano “Vimercate Sud” di Giambelli.

In quali tempi?

Gli uffici comunali stanno già lavorando al grande progetto e conto che sia pronto entro 1 anno. Poi, viste le dimensioni del progetto, ogni parte sarà realizzata in tempi diversi: la prima da fare è quella che riguarda la nuova piscina e l’obiettivo è inaugurarla entro il mandato.

L’altra grande questione urbanistica di Vimercate è il piano di riqualificazione dell’area del vecchio ospedale: può partire o bisogna aspettare ancora?

L’accordo di programma modificato è approvato e siamo in attesa della Via, la Valutazione di impatto ambientale, della Regione. È l’ultimo passaggio e poi si parte con l’attivazione del piano. Ho sentito Asst e anche loro sono pronti a partire.

Ma è già stato detto che anche voi volete fare dei cambiamenti rispetto a quanto è stato modificato nei 5 anni di Amministrazione 5 Stelle.

Ci sono alcune cose che vogliamo cambiare senza però mettere in discussione l’accordo di programma. Non vogliamo perdere altri anni e tutte le modifiche da fare non richiederanno revisioni lunghe. Per esempio, non intendiamo far realizzare il nuovo teatro ipogeo da 500 posti, dal costo di circa 4 milioni di euro: per Vimercate è più conveniente migliorare i teatri che già ha, a partire dal Capitol, e quindi destinare quegli oneri per altre opere pubbliche che riteniamo di maggiore utilità per la città.

Il rilancio economico della città passa poi dal recupero dell’area ex Ibm: a che punto è l’operazione?

L’obiettivo dell’amministrazione è la tutela dell’occupazione, quindi della decina di attività e circa 600 posti di lavoro già presenti all’interno dell’area. Senza che questi vengano penalizzati o costretti a spostarsi, vorremmo che si possa insediare anche il nuovo operatore che è diventato proprietario dell’area introducendo la sua attività con 200 nuovi posti di lavoro. È una richiesta che ho già avanzato all’operatore e conto che nei prossimi mesi si possa definire la situazione. Il dialogo è aperto anche sul futuro, come per la questione delle nuove strutture alte 39 metri.

Francesco Cereda sindaco di Vimercate

Sul piano politico, il centrosinistra è tornato alla guida di Vimercate dopo i 5 anni del Movimento 5 Stelle: c’è intenzione di dare continuità amministrativa oppure di “degrillinizzare” la città?

Non sono qui per demolire il passato: preferisco ragionare sul futuro. Se ci sono cose ereditate dagli scorsi 5 anni che hanno valore per la città e il territorio, saranno proseguite. Poi ci sono questioni, come i temi ambientali, per cui non c’è contrapposizione ma non c’è condivisione sui provvedimenti amministrativi fatti. Per esempio, la questione dei famosi cestini: non siamo contro le politiche dei “rifiuti zero” ma riteniamo che non serva togliere i cestini per aiutare i cittadini a gestire meglio i rifiuti. Per questo tra le prime azioni fatte c’è stata quella di acquistare 50 nuovi cestini da mettere in città e ne stiamo comprando altri perché ancora non bastano.

E sul fronte culturale si prosegue con gli investimenti per grandi eventi e festival o si cambia direzione?

La cultura resta un fattore strategico per la città ma il tema non è cosa si programma, ma come si fa tornare attrattiva Vimercate. Faremo le scelte su questo, compreso se cambiare o meno le risorse destinate al capitolo Cultura nel bilancio. Per esempio, bisogna trovare risorse per ultimare la riqualificazione di Villa Sottocasa e quindi fare un bel progetto perché diventi un polo attrattivo per la città. Questo è un altro degli obiettivi del mio mandato.