Intrashttenimonza, un fenomeno tra satira e trash che piace a tutti. Intervista a Riccardo Mortelliti

15 dicembre 2021 | 07:46
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Intrashttenimonza, un fenomeno tra satira e trash che piace a tutti. Intervista a Riccardo Mortelliti

Dalla ruota panoramica ai luoghi comuni sui monzesi: la pagina di intrashttenimento2.0 si veste di Brianza e diventa (anche) intrashttenimonza. Le curiosità dietro a questo progetto ce le ha raccontate il brianzolo Riccardo Mortelliti, admin delle pagine.

Woody Allen ha detto «il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l’imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile». Riecheggia questa frase quando termina l’intervista con Riccardo Mortelliti, monzese, 29 anni, admin di intrashttenimento2.0, una delle pagine satiriche social più seguite d’Italia. Riccardo è una persona intelligente che con i contenuti simpatici e un po’ provocatori ci ha costruito una carriera. Perché sì, quando arrivi a oltre 3 milioni di follower tra Instragram e Facebook “con i social ci puoi lavorare davvero”.

Durante il lockdown, da casa sua, ha aperto una pagina satellite del fortunato intrashttenimento2.0 tutta dedicata a Monza: si chiama intrashttenimonza e da lì racconta il lato tragi-comico del capolouogo brianzolo, tra fatti di cronaca curiosi e luoghi comuni in cui è impossibile non riconoscersi. La pagina monzese conta quasi 35 mila follower ed è in continua crescita: a seguirla tanti brianzoli, qualche politico locale (“penso che mi segui mezzo consiglio comunale!”, sorride) e qualche vip, come Cesare Cremonini, (“che è fan della pagina principale, ma per non sbagliare guarda anche le storie di instrashttenimonza”). Come MBNews abbiamo intervistato Riccardo Mortelliti: ecco che cosa ci ha raccontato sul suo lavoro, sulla sua pagina e su Monza.
<h4″>Partiamo dall’inizio di questa storia. Come e quando nascono intrashttenimento2.0 e intrashttenimonza?

“Avevo vent’anni. Creavo pagine “stupide”, poi ho pensato di crearne una più seria e brandizzabile: e lì è arrivato Intrashttenimento. In quarantena, visto che avevo più tempo libero ho creato quella di Monza, perchè mi sono reso conto di quanto materiale avessi della mia città. Nei gruppi what’s App o Facebook si parlava in modo spontaneo di fatti simpatici, quindi ho pensato che quei contenuti potevano diventare una pagina. L’ho spinta e oggi ha buoni numeri, però è un passatempo, un gioco”.

Però per te i social sono anche un lavoro…

“Intrashttenimento2.0 sì, è un lavoro. La pagina di Monza oggi no, vedremo forse nel futuro”.

È un tema grande questo nel nuovo mondo del lavoro: si fa soldi anche con i social network.

“Sì, la gente fa soldi con i social. Vale anche per me con la pagina principale. Su Monza, come ti dicevo, è difficile, magari più avanti”.

Perchè queste pagine tra il satirico e il trash vanno così bene secondo te? C’è la tua, ma di esempi simili, seppur più piccoli, ce ne sono molti…

“Io penso che per per molti i social siano uno svago, un intrattenimento. C’è il video divertente, quello simpatico a volte c’è anche che fa riflettere, però è sempre intrattenimento. Quello che una volta si vedeva in tv oggi si vede dallo schermo del telefono È una cosa naturale, e funziona”.

Una comunicazione più democratica, quindi?

“Sì, è più democratico. Se sei ed on demand vinci su tutto e arrivi sempre in tempi brevi. Mi spiego: il contenuto social, breve e semplice, lo puoi vedere ovunque: in metro, mentre fai la fila al supermercato, mentre stai facendo una pausa dal lavoro. Oddio, alcuni anche al lavoro penso che si guardano post simpatici, ma questa è un’altra storia. Intendo dire che questo tipo di comunicazioni non solo è più democratica, ma è anche più accessibile”.

Torniamo sulla nostra città: Monza. Un post dalla pagina monzese che ti ricordi con piacere?

“La pagina di Monza mi piace perché sto creando dei mini trend. in questo momento ti direi che stanno andando molto forte i post sulla ruota panoramica. Guarda, mi sono reso conto che tante cose che vedo io le vedono anche tanti altri monzesi, quindi è più facile creare un contenuto”.

Generico dicembre 2021

Ha un target d’età intrashttenimonza?

“Il target d’età è variabile. Arrivano sulla pagina i cinquantenni come i ventenni. Essendo il tema “la tua città”, solo chi vive in quella città può capire alcune battute. Penso che sia come far parte di una grande comunità. Ti senti parte di qualcosa, è inclusiva”.

Se uno sbircia intrashttenimento2.0 si rende subito conto che ti seguono tantissimi famosi (c’è di tutto, dalle star Netflix fino al Musazzi, passando per musicisti, cantanti e addirittura pagine di informazione come il quotidiano La Repubblica, ndr). Ma c’è stato un momento che hai vissuto con uno di loro che ci vuoi raccontare?

“Sì, regolarmente commentano e seguono la pagina personaggi famosi. Non riesco a trovare un momento significativo: mi è piaciuto quando durante la quarantena ho organizzato tante dirette con loro, commentando un po’ tutto. Sicuramente quello con cui sono più legato è Maccio Capatonda”.

<h4″>In piccolo, su Monza? Ti rifaccio la stessa domanda.

“Su Monza e Brianza ho iniziato ad interagire con qualche influencer e con i politici. Penso che mezzo consiglio comunale mi segua. Poi c’è una cosa che mi fa sorridere, e ve la racconto: c’entra Cesare Cremonini. Dato che voleva seguirmi sulla pagina principale ed io sono in perenne shadow ban (i contenuti pubblicati dagli account colpiti dallo shadow ban diventano praticamente invisibili agli utenti Instagram, ndr), allora per non sbagliare ha seguito anche la pagina di Monza, anche se lui non ha idea di cosa ci sia qui. Vedo comunque che visualizza le storie di Monza! E poi vabbè ho interazione da parte dei più giovani in consiglio comunale a Monza: Lamperti, Piffer, Monguzzi”.

Generico dicembre 2021

Come concili la tua identità con essere l’admin della pagina?

“Questa è una domanda difficile. Ammetto di essere un po’ ipocrita a volte: preferisco omologarmi al pensiero comune, piuttosto che portare il mio, anche se la maggior parte delle volte tendo a comportarmi in modo neutrale. Certo, quando esprimi un’opinione, la tua, ovviamente crei divisione e quello può diventare problematico. Su Monza questo tema è più facile da affrontare perchè io posto ciò che vedo. Sulla principale le cose si fanno più spinose”.

E adesso? Cosa bolle in pentola per il 2022?

“Per ora abbiamo una community molto forte su Facebook e Instagram. Su Tik Tok ci stiamo lavorando e ad inizio 2022 dovremmo lanciare il sito. Carne al fuoco ne abbiamo: non mi posso lamentare”.