Monza ambiente solidarietà

“Monza: Quo Vadis?”, ai futuri candidati sindaci una lettera aperta sulle priorità della città

Ambiente, mobilità, sociale, attenzione a giovani e meno giovani. MAS-Monza Ambiente Solidarietà ha prodotto un documento che riassume problemi e possibili soluzioni. Antenne alzate per i candidati alle amministrative 2022.

Generico dicembre 2021
Immagine di repertorio Monza Ambiente Solidarietà

È arrivato al succo della questione MAS-Monza Ambiente Solidarietà, il gruppo di cittadini attivi che opera su Monza nel contesto del civismo e dell’attivismo apartitico. E le conclusioni sono che per la città serve un cambio di passo: una serie di interventi che modifichino il rapporto tra ente pubblico e mondo del sociale, per una crescita della città che vada di pari passo all’impegno delle tantissime associazioni che in Brianza sono un pilastro fondamentale. Questa è l’idea dietro alla lettera aperta alla città di Monza che è stata redatta dai membri del MAS dopo una serie di iniziative pubbliche e la costruzione di una rete. Si chiama “Monza: Quo Vadis?” e contiene considerazioni e proposte in previsione delle prossime elezioni amministrative.

“Dove stai andando Monza? Quale città desideri essere o diventare? Quali orizzonti ti sei data da qui ai prossimi anni? Quale visione desideri adottare per individuare nuovi e prestigiosi traguardi all’altezza della tua fama? Sono le domande che si sono posti un gruppo di cittadini, meglio un gruppo di amici, animati dal desiderio di realizzare un impegno civico costruttivo, di partecipare attivamente alla vita pubblica in modo apartitico.

Sono persone che si sono ritrovate sotto una sigla informale Monza Ambiente Solidarietà. – spiegano da MAS. – Nel 2021 abbiamo proposto alla città due momenti di intensa partecipazione: a giugno, al Parco di Monza lo Speakers Corner dedicato all’ambiente (con 30 interventi) e a ottobre in piazza san Pietro Martire quello relativo al sociale (con 20 interventi). Il desiderio, il sogno, che ha unito le due iniziative è quello di costruire una Città Amica e se parliamo di amicizia allora occorre investire e potenziare le relazioni umane e sociali. Una città con scarse relazioni è una città povera che rischia di allargare i confini della solitudine”.

“Monza: Quo Vadis?”: ecco il contenuto 

Il concetto di città amica è il file rouge del documento. Il collettivo chiede, in primis, una città amica dell’ambiente.

“È opinione comune che in città servano più spazi verdi e più alberi – prosegue MAS -. Le indagini sul consumo di territorio, sull’inquinamento ambientale, soprattutto dell’aria, la presenza di un patrimonio edilizio obsoleto..tutto questo richiede una serie di interventi decisi che vedano un forte coinvolgimento della realtà economica e imprenditoriale pienamente consapevoli che l’attenzione all’ambiente per essere efficace non potrà che vedere l’impegno del pubblico e del privato”.

Nel documento al centro delle riflessioni anche i temi della mobilità (“istituiamo come in altre città la consulta per la bicicletta”), quelli del sociale (“servono spazi di aggregazione per giovani anche adolescenti, luoghi di socialità e assistenza per anziani, ambulatori di zona, superando la centralità degli ospedali”, prosegue il documento), e la creazione di una rete di politiche a sostegno dei soggetti più fragili.

“Quello che abbiamo provato a fare è stato mettere intorno ad un tavolo un gruppo di amici che tiene al bene della propria città e abbiamo lavorato per costruire una rete – spiega a MBNews Fabrizio Annaro, giornalista, tra i fondatori di MAS. – Si tratta di un documento pensato, in primis, per i futuri candidati sindaci. Noi cercheremo appunto di attenzionarli su questi problemi, forti anche delle varie competenze che Monza Ambiente Solidarietà ha al suo interno”.

“Ente pubblico e mondo del terzo settore possono dialogare di più e meglio – prosegue Giancarlo Brunato, dirigente cooperativo. – A Monza secondo me parlano poco e spesso solo tramite bandi, quindi con la gestione di alcuni servizi che vengono appaltati alle realtà del terzo settore. Un’attenzione maggiore a questi mondi porterebbe ad un win-win per queste realtà e soprattutto per i Comuni: tradotto, vinciamo tutti. Per noi la strada è questa”.

L’appello al Sindaco del domani

“Monza è capoluogo di una provincia ancora da costruire – conclude il collettivo. – Riteniamo urgente che il Sindaco di una città importante come Monza diventi faro e riferimento di una alleanza fra comuni brianzoli capace di porre nelle sedi istituzionali, Regione, Governo, Prefettura le istanze di un territorio importante come la Brianza. Alcune problematiche sollevate in questa lettera devono necessariamente coinvolgere il territorio brianzolo. Non c’è solo il tema del lavoro e dell’impresa, ci sono anche le questioni della governance della sanità, dell’istruzione, della difesa dell’ambiente e della mobilità. Temi e domande che sottoponiamo non solo all’opinione pubblica, ma anche alla politica spesso imprigionata nelle dinamiche del palazzo. Con queste righe ci attendiamo dalla classe dirigente di Monza una risposta, anzi l’avvio di un dialogo sereno e proficuo. La lettera verrà a tutti i candidati sindaci dai quali ci aspettiamo una richiesta di incontro”.

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