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Caso Zaki, il commento degli attivisti monzesi: “Un momento di svolta, ma la vicenda non è chiusa: presidiamo”

9 dicembre 2021 | 07:28
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Caso Zaki, il commento degli attivisti monzesi: “Un momento di svolta, ma la vicenda non è chiusa: presidiamo”
La manifestazione del 3 dicembre a Monza per chiedere la scarcerazione di Zaki

Qualche giorno fa si erano trovati sotto l’Arengario per chiedere la liberazione dello studente egiziano Patrick Zaki. Come hanno preso la notizia della sua scarcerazione? Lo abbiamo chiesto al portavoce di BOA, Oscar Alfonso Innaurato.

Patrick Zaki sarà scarcerato: dopo 22 mesi di detenzione, lo studente egiziano all’Università di Bologna torna in libertà, ma senza assoluzione dalle accuse. La notizia, di poche ore fa, ha rapidamente fatto il giro del Paese e tante sono reazioni positive, una fra tutte quella di Amnesty International, l’organizzazione internazionale che 22 mesi fa lanciò l’hashtag #freepatrickzaki, chiedendone la liberazione.

Anche a Monza, che lo scorso venerdì ha ospitato un sit-in in centro città chiedendo la scarcerazione dello studente, l’umore tra gli attivisti è positivo, “ma la vicenda – ci spiegano – è tutt’altro che conclusa”. “Sto seguendo con attenzione gli sviluppi, direttamente sui media egiziani – spiega a MBNews Oscar AlfonsoInnaurato, portavoce di BOA- Brianza Oltre l’Arcobaleno, associazione brianzola in prima linea sul tema dei diritti. – Come interpretare questa notizia? In primo luogo siamo felici, non era scontato il risultato di oggi. È però una notizia che solo parzialmente ci rassicura: Zaki ha ancora accuse gravi a suo carico e rischia anni di prigione qualora dovesse risultare colpevole. Le accuse contro di lui rimangono quindi in piedi, e Zaki dovrà presentarsi a un’udienza che si terrà il primo febbraio. Come abbiamo sottolineato durante il presidio, sono accuse che arrivano da un Paese che di democratico non ha niente e anzi, le frasi per cui Zaki è accusato potrebbero addirittura provenire da un account falso, non collegato a lui “.

“Come attivisti dobbiamo continuare a presidiare il tema e chiedere al Governo italiano di non abbassare la guardia – conclude Innaurato – Quello di oggi è comunque un momento di svolta in questa triste vicenda e con orgoglio possiamo dire che la voce della comunità brianzola è arrivata fino in Egitto: il gruppo di attivisti egiziani che lotta per sottolineare come la vicenda di Zaki abbia l’attenzione mediatica della comunità internazionale, ha scelto di postare sui suoi profili la nostra bellissima piazza: un gesto di solidarietà che ci fa dire «stiamo facendo la cosa giusta»”.

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