Brianza e Lombardia a rischio zona gialla, Fontana: “Siamo ai limiti”

Nonostante siano stati superati alcuni parametri della zona bianca, la situazione non sarebbe comunque di particolare gravità.
Monza e Brianza, come il resto della Lombardia, è ai limiti della zona gialla. Ad annunciarlo è il presidente del Pirellone, Attilio Fontana.
Nonostante siano stati superati alcuni parametri della zona bianca, la situazione non sarebbe comunque di particolare gravità.
“C’è la possibilità – ha spiegato Fontana intervenendo a Sky Tg24 – che si passi in zona gialla. La decisione verrà presa in base ai numeri di giovedì, ma in questo momento, se non ci saranno miglioramenti nei prossimi giorni, è molto probabile che si passi in zona gialla. Il numero dei contagi sta sicuramente aumentando e in maniera abbastanza consistente, ma devo dire che per quanto riguarda i ricoveri ordinari in ospedale e quelli in terapia intensiva, non siamo ancora in una situazione di tensione” ha aggiunto il presidente.
“Le percentuali dei ricoverati in ospedale – ha poi detto Fontana – sono superiori nei non vaccinati. In Lombardia abbiamo il 10% di non vaccinati, ma i non vaccinati ricoverati in ospedale sono il 55%. Questo spiega, giustifica e chiarisce come la vaccinazione sia fondamentale”.
Nel frattempo il numero due di Regione, Letizia Moratti, ha annunciato l’arrivo di nuovi posti di degenza di cure sub acute e di degenza di comunità di livello base a favore di pazienti Covid-19 e nuovi ‘setting’ di cure intermedie anche per pazienti covid negativi. Prorogate, inoltre, le attività erogate dai Covid hotel.
“L’apertura di nuovi posti – spiega la vicepresidente – dovrà rispettare la numerosità prevista dalla programmazione regionale che si stima essere di ulteriori 400 posti di sub-acuti e ulteriori 400 fra posti di degenza di comunità di livello base per pazienti Covid e ‘setting’ di cure intermedie per pazienti Covid negativi, per un totale di 800 posti”.
Con la delibera è stata anche autorizzata la prosecuzione delle attività erogate dai COVID hotel per cui è stato dato mandato alle ATS di procedere alla proroga delle convenzioni attualmente in essere con strutture alberghiere risultate idonee per l’accoglienza e, ove necessario, all’attivazione di nuove convenzioni.