Al San Gerardo, stabile il numero dei ricoverati Covid: su 54, 25 non sono vaccinati

6 dicembre 2021 | 15:55
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Al San Gerardo, stabile il numero dei ricoverati Covid: su 54, 25 non sono vaccinati

“Bisogna continuare a vaccinarsi per permettere agli ospedali di curare anche i malati affetti da altre patologie”, ha concluso il Prof. Bonfanti.

Attualmente sono 54 i pazienti Covid ricoverati al San Gerardo. Secondo l’ultimo bollettino emesso dal nosocomio mo nzese, 28 si trovano nel reparto di Malattie Infettive (13 non vaccinati), 12 in Pneumologia (5 non vaccinati), 7 in terapia intensiva (5 non vaccinati), 7 in UTIR (2 non vaccinati). Nell’ultima settimana, dal 29 novembre al 05 dicembre, hanno avuto accesso al Pronto Soccorso 1615 pazienti, di cui 158 con sintomatologia Covid. Di costoro, 25 sono stati ricoverati. Nel medesimo periodo sono deceduti 6 pazienti. L’età media dei 54 pazienti ricoverati è di 69 anni.

Il confronto con la settimana precedente

Alla data del 29 novembre 2021, i ricoverati erano sempre 54 pazienti. Di questi, 30 erano in Malattie Infettive (15 non vaccinati), 8 in Pneumologia (3 non vaccinati), 8 in terapia intensiva (5 non vaccinati), 8 in UTIR (4 non vaccinati).
Nella settimana dal 22 al 28 novembre, hanno avuto accesso al Pronto Soccorso 1694 pazienti, di cui 152 con sintomatologia Covid. Di costoro 32 sono stati ricoverati. Nella medesima settimana, 7 pazienti sono deceduti. L’età media dei 54 pazienti ricoverati è di 72 anni.

Situazione stabile

“La situazione dei pazienti ricoverati presso l’ASST di Monza è stabile rispetto alla settimana scorsa anche se in Lombardia sale, se pur molto lentamente, il numero dei posti letto di area medica e di terapia intensiva occupati per Covid”, afferma il Prof. Paolo Bonfanti, Direttore unità operativa di Malattie Infettive.

“Emerge quindi una profonda differenza con quanto avveniva in passato quando l’indice Rt era superiore a 1 e quindi l’epidemia era da considerarsi in fase espansiva: le scorse volte i ricoveri salivano in modo esponenziale con tassi di occupazione dei posti letto in crescita rapida. In questa quarta ondata non sta avvenendo allo stesso modo, sicuramente grazie alla rete protettiva svolta dalla vaccinazione di massa. Bisogna continuare su questa strada, continuando a vaccinarsi, per permettere agli ospedali di continuare a curare anche i malati affetti da altre patologie”, ha concluso il Prof. Bonfanti.