Legami con la politica, tra selfie e comparsate: ecco chi è la “Regina della droga”

36 anni, di origini albanesi, sarebbe l’artefice di un traffico di hashish da capogiro. Insieme a lei sono finiti in carcere, il complice traditore 45enne, due collaboratori di quest’ultimo e un pusher di 38 anni.
Agli onori della cronaca nazionale per essere stata accusata di essere “la signora della droga”, ma chi è in realtà J.M.?A capo di una piazza di spaccio da 450 kg di hashish, tradita dal suo braccio destro, la donna sarebbe una militante attiva della Lega.
Come riportato da Federico Berni, giornalista de Il Corriere della Sera, la “signora della droga”, spesso sui social appare immortalata con politici locali del Carroccio, dal leader Matteo Salvini fino ad alcuni esponenti brianzoli.
36 anni, di origini albanesi, a capo di una società nel settore delle costruzioni, sarebbe l’artefice di un traffico di hashish da capogiro. Insieme a lei sono finiti in carcere, il complice traditore 45enne, due collaboratori di quest’ultimo e un pusher di 38 anni.

CESANO MADERNO: LE INDAGINI
Nel corso delle indagini, condotte dai Carabinieri di Desio, è emerso che il vertice del gruppo, la “regina della droga”, è stata di fatto ingannata e derubata dell’ingentissimo quantitativo di stupefacente, oltre 4 quintali di hashish, da un suo diretto collaboratore, un 45enne residente nell’hinterland milanese. L’uomo aveva il compito di custodire la “merce” per conto della donna all’interno di un anonimo box sotterraneo in un condominio di Cesano Maderno.
Il 45enne, con l’aiuto di altri due suoi conoscenti, un 43enne di Limbiate ed un 42enne di Cesate (entrambi colpiti dalla misura), nel corso di una notte di inizio aprile, ha inscenato un furto all’interno del box sotterraneo, a totale insaputa della donna, impossessandosi dello stupefacente per poi nasconderlo all’interno di un’abitazione a Cesate.

Poco dopo, il portinaio del condominio, accorgendosi della forzatura della porta, ha avvisato la locataria del box, ovvero la 36enne di Saronno, che per stipulare il contratto di locazione, firmato solo pochi giorni prima, aveva celato la sua reale identità utilizzando dei documenti appartenenti ad una terza persona del tutto ignara.
La donna, venuta a conoscenza dell’intrusione, ha immediatamente incaricato il suo diretto collaboratore di recarsi sul posto per verificare quanto accaduto. L’uomo, per non svelare il suo doppio gioco, ha obbedito all’ordine del capo. Giunto sul posto, il 45enne si è però trovato dinanzi anche i Carabinieri.

I militari, insospettiti dall’anomalo odore proveniente dal box, oltre a riscontrare il danno alla clear, hanno approfondito il controllo, perquisendo l’abitazione di Cesate. All’interno hanno trovato e sequestrato oltre 80 kg di hashish, parte del bottino sottratto dal garage due notti prima.