Domande

Assunzione di 70mila lavoratori extracomunitari: “clic day” il 27 gennaio

Al via dal 27 gennaio le domande per l’assunzione di quasi 70.000 cittadini extracomunitari che potranno lavorare in Italia grazie al Decreto Flussi.

Michela Guzzi Ufficio stranieri della CISL Monza Brianza Lecco
Michela Guzzi, Ufficio stranieri della CISL Monza Brianza Lecco

Al via dal 27 gennaio le domande per l’assunzione di quasi 70.000 cittadini extracomunitari che potranno lavorare in Italia grazie al Decreto Flussi.
Il 17 gennaio 2022 è stato infatti pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’atteso Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente la programmazione transitoria dei Flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari sul territorio dello stato, con il quale si autorizza l’ingresso regolare di 69.700 cittadini extracomunitari nel nostro paese per l’anno 2022.

Il decreto risponde, anche se solo parzialmente, alla forte richiesta di personale da parte delle aziende italiane che, fin dai primi segnali di ripresa economica nel 2021, si sono scontrate con la difficoltà di reperire personale, più o meno specializzato, oltre che con la mancanza delle materie prime.
Le quote di ingresso numericamente più rilevanti sono le 20.000 riservate all’ingresso di lavoratori subordinati non stagionali provenienti dai paesi con cui l’Italia ha sottoscritto, o sta per sottoscrivere, accordi di cooperazione in materia migratoria, da impiegare in specifici settori: quello dell’autotrasporto merci per conto di terzi, dell’edilizia e del settore turistico-alberghiero.

Per gli stessi paesi sono previste ulteriori 42.000 quote dedicate ai lavoratori stagionali nel comparto agricolo e turistico-alberghiero e nei settori sensibili all’incremento del carico di lavoro in determinati periodi dell’anno. Presenti anche 500 quote di ingresso riservate al lavoro autonomo e dedicate agli imprenditori extra comunitari che intendono attuare piani di investimento sul territorio italiano e creare nuovi posti di lavoro ed ai cittadini stranieri che intendono costituire start-up innovative.

Sono invece 7.000 le quote riservate alla conversione dei permessi di soggiorno di cittadini extra comunitari già presenti sul territorio e titolari di permessi legati al lavoro stagionale, ai percorsi di studio, tirocinio e/o formazione oppure titolari di permessi di soggiorno rilasciati da altri Stati dell’Unione Europea.
I numeri sono però ancora insufficienti per rispondere in modo incisivo alla crescente richiesta da parte delle aziende edili e agricole, oltre che delle famiglie alla ricerca di una badante che accudisca i loro anziani, e certo non basteranno a determinare una significativa riduzione degli ingressi illegali in Italia e del conseguente lavoro nero.

Che la risposta non sia una programmazione transitoria ma che sia indispensabile un serio cambiamento legislativo in ambito migratorio è la convinzione della CISL Monza Brianza Lecco “Sebbene rispetto agli anni passati il numero delle quote messe a disposizione per l’ingresso regolare sul territorio sia notevolmente incrementato – segno che il Governo riconosce il valore e l’importanza di questa componente di lavoratori, anche in termini di ripresa post-pandemica, siamo sicuri che sia importante una riforma strutturale e complessiva della normativa in materia di immigrazione, più aderente ai nuovi contesti lavorativi ed, in generale, alle dinamiche migratorie odierne” ha commentato Michela Guzzi dell’Ufficio stranieri della CISL Monza Brianza Lecco.

“Fuori dalle quote ammesse, infatti,” – ha proseguito Guzzi – “si contano centinaia di persone che quotidianamente valicano i confini nazionali – spesso affrontando anche viaggi rischiosi e dolorosi – per rimanere vincolati all’irregolarità del loro ingresso e vittime dunque del loro status di illegalità. L’incapacità di disciplinare con gli attuali strumenti normativi la posizione sul territorio di questi cittadini accresce, di fatto, l’economia “grigia” del paese ed il lavoro nero, alimentando fenomeni come lo sfruttamento ed il caporalato nonché i circuiti di criminalità organizzata e non.”

Un punto importante su cui partire per una riforma dei testi di legge in materia è certamente una riflessione sul il paradosso che vivono molti cittadini extra comunitari già presenti sul territorio che trovano datori di lavoro intenzionati ad assumerli ma nello stesso tempo impossibilitati a procedere ad un regolare contratto, perché sprovvisti di permesso di soggiorno. Un fenomeno questo che spesso si manifesta, per esempio, nell’ambito del lavoro domestico e che le sporadiche finestre “sanatorie” (l’ultima, quella del 2020) hanno saputo arginare solo in minima parte, a conferma del fatto che occorre ed urge ripensare sistematicamente ai testi e agli iter in materia migratoria, facendo scelte capaci di mettere al primo posto le attuali esigenze del mercato del lavoro e la tutela delle persone e dei lavoratori.

Le istanze per aderire al Decreto Flussi potranno essere spedite a partire dalle ore 9 del 27 gennaio 2022 (per i lavoratori non stagionali, autonomi e per le richieste di conversione) e dalle ore 9 del 1 febbraio 2022 (per i lavoratori stagionali). Le domande potranno essere presentate in via telematica fino al 17 marzo 2022. Già dal 12 gennaio scorso è disponibile sul portale dedicato http://nullaostalavoro.dlci.interno.it l’applicativo per precompilare le domande, inviabili esclusivamente tramite identità digitale SPID.

L’ufficio stranieri della CISL Monza Brianza Lecco è disponibile nelle sue sedi per dare informazioni ed assistenza nell’inoltro delle istanze per tutto il periodo d’interesse.

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