Diossina e Pedemontana, Fumagalli (M5S): “Chiesto tavolo di confronto, bocciatura di Regione”

I casi diossina di Seveso e Pedemontana tornano al centro del dibattito al Pirellone. Questa volta tramite la richiesta di un tavolo tecnico per confrontarsi sui controlli nel Bosco delle Querce e la futura Autostrada.
I casi diossina di Seveso e Pedemontana tornano al centro del dibattito al Pirellone. Questa volta tramite la richiesta di un tavolo tecnico per confrontarsi sui controlli nel Bosco delle Querce e la futura Autostrada.
Una proposta che è stata respinta da Regione facendo così insorgere l’opposizione. “Ancora una volta, abbiamo chiesto a Regione Lombardia di superare i propri interessi di parte e di guardare al fallimentare progetto di Pedemontana, con uno sguardo nuovo. Una visione che coinvolga quei territori, troppo a lungo ignorati. Non lo chiede solo il Movimento Cinque Stelle Lombardia, ma lo chiedono ormai tutti i sindaci dell’est Brianza. Purtroppo, registriamo ancora una volta la totale chiusura da parte di Regione Lombardia, di fronte ad ogni proposta di dialogo” ha dichiarato il portavoce del Movimento Cinque Stelle, primo firmatario di un’interpellanza al governo regionale avente per oggetto: “Controlli relativi alla diossina del Bosco delle Querce e Autostrada Pedemontana”, Marco Fumagalli.
INTERPELLANZA PRESENTATA A LUGLIO
“Avevo presentato l’interpellanza lo scorso luglio, il fatto che il Consiglio Regionale abbia potuto discuterla solamente oggi, la dice lunga sulla volontà della Giunta di affrontare la questione – incalza Fumagalli – Nel frattempo l’Assessore Cattaneo ha espresso puntuali rassicurazioni e la faccenda di Seveso parrebbe essersi risolta in una banale querelle politica interna al centrodestra. Tuttavia, è evidente che il solo accostare del disastro Pedemontana al disastro legato alla diossina di Seveso abbia messo in allarme l’intero territorio. Per questo ho chiesto a Regione Lombardia se, nell’ottica di favorire la partecipazione degli enti locali e di gestione dei conflitti nei territori direttamente interessati, intenda farsi parte attiva nei confronti di Autostrada Pedemontana Lombarda e Concessioni autostradali Lombarde, per promuovere il dibattito pubblico sull’opera. Sempre più sindaci, dei Comuni interessati dalle tratte B2 e C, stanno manifestando perplessità riguardo Pedemontana e al suo impatto sul territorio. Preoccupazioni che le recenti dimissioni del Sindaco di Seveso legate alla gestione delle vasche di percolato contenenti liquami con diossina nel Bosco delle Querce, non hanno fatto altro che aumentare. Preoccupazioni delle quali, Regione Lombardia oggi ha dimostrato ancora una volta di non curarsi” conclude Fumagalli.
I DUBBI DEI SINDACI SULLA TRATTA D
Tra i primi cittadini che hanno espresso perplessità circa Pedemontana, il primo cittadino di Agrate, Simone Sironi. “Una nuova autostrada che non ci può lasciare indifferenti. Da oggi siamo ancora più contro”. Così commentava il sindaco agratese sul suo profilo facebook a seguito della notizia emersa dopo l’audizione del Presidente di Autostrada Pedemontana in Regione Lombardia: la realizzazione di una versione breve della tratta D.
“Per molte amministrazioni locali, compreso la nostra, è un progetto figlio di altri tempi, obsoleto, sovradimensionato e devastante per il nostro territorio. Un progetto figlio di un’altra mentalità che andrebbe totalmente rivisto perché non tiene conto né della necessaria attenzione alla salvaguardia dell’ambiente, andando a consumare suolo a scapito del doveroso potenziamento del trasporto pubblico, né di previsioni aggiornate su quale potrebbe essere l’effettivo utilizzo di una nuova autostrada”.