Monza, imprenditore brianzolo indagato per false fatture

5 gennaio 2022 | 08:54
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Monza, imprenditore brianzolo indagato per false fatture

Decreto di sequestro preventivo per oltre 194.000 euro per frode fiscale di circa 370mila euro.

Decreto di sequestro preventivo per oltre 194.000 euro per frode fiscale di circa 370mila euro. Cinque indagati per fatture false, coinvolte sette imprese, tra cui due operative in Brianza.

I Militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Monza hanno dato esecuzione, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo brianzolo, ad un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di denaro, beni immobili e mobili registrati e altre disponibilità finanziarie per oltre 194.000 euro, quale profitto illecito di reati tributari.

Sette imprese nel settore della meccanica, della pubblicità, delle telecomunicazioni e del telemarketing

Il provvedimento cautelare scaturisce da un’attività ispettiva dell’Agenzia delle Entrate e dalle successive indagini patrimoniali effettuate dalle Fiamme Gialle. La frode fiscale è stata perpetrata da cinque persone, indagate dall’Autorità Giudiziaria in qualità di amministratori di sette imprese, operanti nel settore della meccanica, della pubblicità e delle telecomunicazioni, nonché del telemarketing.

Più in particolare, un imprenditore brianzolo, titolare di una ditta individuale avrebbe utilizzato fatture false per circa 370 mila euro emesse da sei società compiacenti, di cui una con sede in provincia di Monza.

Costi fittizi

I costi fittizi, riconducibili a spese per promozione televisiva con descrizioni generiche, per “consulenze”, “vendita spazi pubblicitari” e “gestione appuntamenti e clientela”, non sostenute e non documentate da alcun contratto tra le parti, sono così confluiti nella dichiarazione dei redditi consentendo alla ditta individuale il conseguimento di un risparmio illecito d’imposta, con un minor carico fiscale ai fini delle imposte dirette per circa 156.000 euro.

Al termine delle attività investigative, i Finanzieri hanno quindi assicurato l’esecuzione del provvedimento ablativo adottato dal Giudice per le Indagini Preliminari su proposta della Procura della Repubblica di Monza, per 194 mila euro complessivi.

L’azione di servizio, svolta in stretta sinergia con la Procura della Repubblica di Monza, sotto la direzione ed il coordinamento del Comando Provinciale di Monza, testimonia l’impegno quotidianamente profuso dal Corpo, quale presidio della sicurezza economico-finanziaria, per la repressione delle frodi fiscali, costituenti un grave ostacolo allo sviluppo economico del Paese e della conseguente aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati, per restituirli a beneficio della collettività.