KSB Italia: dal salvataggio della Costa Concordia all’impegno per la sostenibilità

Le valvole KSB applicate ai cassoni hanno fatto da “timone” di galleggiamento e di sicurezza alla Costa Concordia. L’azienda ha contribuito ad evitare un disastro ambientale. Il suo impegno per il pianeta continua anche oggi.
Anche KSB Italia di Concorezzo aveva contribuito nel 2014 a restituire all’Italia e al Mondo l’isola del Giglio com’era prima del naufragio della Costa Concordia. Valvole pneumatiche a farfalla (in esecuzione speciale) erano state applicate ai cassoni del transatlantico, che hanno fatto da veri e propri salvagenti per il viaggio dalla piccola isola toscana fino a Genova. Fu evitato in questa maniera un disastro ecologico che avrebbe potuto compromettere tutto l’ecosistema del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.
Oggi sono 10 anni dal recupero del relitto della Costa Concordia che è stato quindi realizzato anche grazie a 328 valvole KSB posizionate sui cassoni del sistema ideato da Titan Salvage e Micoperi per rialzare dal fondale marino la nave da crociera naufragata il 13 gennaio 2012 al largo dell’Isola del Giglio. Un’operazione, quella denominata tecnicamente parbuckling, mai tentata prima su un relitto di così elevate dimensioni (114 mila tonnellate, 290 metri di lunghezza, 35 di larghezza e 57 di altezza) durante la quale le valvole KSB hanno giocato un ruolo primario. Furono utilizzate valvole 120 sommergibili a 30 metri di profondità e 14 sommergibili a 40 metri di profondità. Queste furono testate a Concorezzo con un sistema innovativo ideato ad hoc per l’occasione.
L’azienda brianzola dal 1925 è nota in Italia per la produzione e commercializzazione di pompe e valvole, è parte del Gruppo tedesco KSB SE & Co.KGaA. Nel mondo il Gruppo è presente con 30 sedi produttive in 19 Paesi, 90 sedi nel mondo, 160 centri service e circa 15.600.
Un’azienda che si può definire a tutti gli effetti meccatronica: la meccanica si unisce all’elettronica per sviluppare soluzioni all’avanguardia e sempre più attente alla sostenibilità.
“La sostenibilità è al centro della nostra gestione aziendale – spiega Riccardo Vincenti, Consigliere delegato – In Italia andiamo al di là delle richieste che ci vengono fatte dal gruppo. In un momento in cui le conseguenza del surriscaldamento della Terra e dell’effetto serra sono fin troppo evidenti, è importante che le aziende si impegnino per rendere il nostro pianeta più vivibile per noi e per le generazioni future”.
Nel 2009 un appezzamento di circa 2mila metri quadri all’interno dello stabilimento di Massimo D’Azeglio diventa un vero e proprio frutteto. Un simbolo dell’attenzione che è rivolta verso l’ambiente che ha come ultimo passo quello fatto nel 2021 quando KSB Italia ha certificato l’impegno verso l’ambiente. KSB Italia ha svolto un’attività di due diligence con una società certificatrice che ha consentito di definire la relativa impronta carbonica. Da ciò la certificazione che l’energia elettrica acquistata deriva da fonti rinnovabili, mentre le emissioni di gas serra sono state compensate tramite l’acquisto di 600 CER, crediti di CO2 derivanti da progetti di Clean Development Mechanism.
Nel 2010 ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite con l’obiettivo di allineare tutte le attività aziendali dei siti KSB ai dieci principi che mirano a rendere la globalizzazione più responsabile socialmente ed ecologicamente. Inoltre ha aderito ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainability Development Goals) definiti dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 e si impegna costantemente al loro raggiungimento entro il 2025. Il rispetto di questi obiettivi nell’attività lavorativa quotidiana è un aspetto imprescindibile della responsabilità aziendale verso gli stakeholder. Entro il 2025 il Gruppo KSB intende ridurre nei vari siti le emissioni di CO2 del 30%, sulla base del valore di riferimento dell’anno 2018.
Ogni anno inoltre KSB Italia si impegna a redigere il Bilancio di Sostenibilità rendendo pubblici i risultati e i progressi raggiunti e programmando possibili obiettivi futuri.
“KSB continua ad investire in ricerca e sviluppo puntando ad un sempre maggiore efficientamento energetico dei prodotti – conclude Riccardo Vincenti, che aggiunge – Gli investimenti non solo solo nelle pompe e nelle valvole: continuiamo ad investire nella formazione nei nostri dipendenti, nei giovani in particolare e nel garantire le pari opportunità.”