Minacciata di morte, la solidarietà dell’Amministrazione monzese a Francesca Pontani

l’Amministrazione monzese ha voluto esprimere solidarietà alla sua rappresentante per “un’azione vile, che merita di essere punita”.
Dopo aver appreso solo nelle ultime ore che la Consigliera Comunale Francesca Pontani ha ricevuto circa un anno fa delle minacce di morte, l’Amministrazione monzese ha voluto esprimere solidarietà alla sua rappresentante per “un’azione vile, che merita di essere punita”.
“Nulla e nessuno può intimorire un Consigliere Comunale che deve sempre sentirsi libero di poter esprimere il proprio pensiero in aula e ovunque – sottolineano il Sindaco Dario Allevi e il Presidente del Consiglio Filippo Carati – Solo un vigliacco può aver compiuto un atto così ignobile nascondendosi per di più nell’anonimato. Ci auguriamo che le Forze dell’Ordine riescano a far luce sulla vicenda e a individuare il responsabile. Siamo vicini a Francesca che ha dovuto subire questo brutto episodio, certi che la sua grinta e la sua determinazione non saranno scalfite da questo gesto meschino”.
LE MINACCE DI MORTE E LE INDAGINI
Minacce di morte alla consigliera monzese di Italia Viva, Francesca Pontani, che solo oggi può parlarne per via delle indagini in corso. “In merito all’attività politica svolta, tengo a rappresentare che sono stata costretta a sporgere in più di un’occasione denunce contro ignoti per “minacce” ricevute, anche tramite utenze telefoniche. A riguardo, l’ultima denuncia, prettamente collegata alla mia attività politica, risale alla data del 7 gennaio 2021 quando è stata recapitata presso la mia abitazione una busta contenente un foglio con una scritta di minaccia ed anche un fazzoletto, contenuto all’interno della stessa busta, che a dire del mittente era stato utilizzato da una persona “morta di covid”, così che la cosa potesse farmi del male e farmela pagare per le denunce fatte nella mia veste di rappresentante politico” spiega la consigliera Francesca Pontani.
In proposito, sono stati attivati i canali giudiziari relativi ad “accertamenti tecnici irripetibili” da parte del Comando Provinciale di Monza e Brianza – Nucleo Investigativo – Squadra Rilievi Tecnici, con successive operazioni presso la Sezione di biologia del Reparto summenzionato sito in località Parma.
“A tutt’oggi, rappresento che sono in attesa di ricevere, anche tramite il mio legale di fiducia, che mi assiste nel procedimento pendente come parte offesa e che ne ha fatto richiesta alla Procura della Repubblica di Monza, notizie aggiornate circa l’esito dell’attività di indagine. Nella mia veste di Consigliere Comunale e nell’interesse della cittadinanza che rappresento, sarà mia cura informare la collettività di Monza dell’esito dell’attività investigativa di cui sopra. ” ha aggiunto Pontani.
“I carabinieri un anno fa mi chiesero di non pubblicizzare la cosa con l’indagine in corso. Perché ho deciso di scriverne oggi a distanza di un anno? Perché il 15 gennaio saranno 4 anni esatti di impegno personale nel consiglio comunale prima nel Pd poi in Italia viva. Quattro anni intensi, talvolta stancanti ma che mi hanno sempre visto in primo piano nel mio impegno e nel mio ruolo cittadino. Scrivo perché fare politica non è solo “ magna magna”ma mettersi in gioco, mettere in gioco la propria famiglia, talvolta la propria incolumità.
Senza nessuna pressione. Sono consapevole che quanto mi è accaduto accada a molti di noi che sono a diversi livelli impegnati politicamente ma è ora di dire basta: basta agli insulti sui social , agli insulti nei messaggi privati, alle minacce velate e non. Desidero fare poltica a testa alta. Io non mi vergogno del mio piccolo impegno.
Ne vado fiera. E sarà così per sempre. Sono felice di aver denunciato subito, ringrazio la grande professionalità dei carabinieri della stazione di Monza, i loro importanti consigli” ha concluso Francesca Pontani.