Monza, la qualità dell’aria è buona? Regione: “trend positivo da anni”. I dati

Il 14 gennaio sono state attivate le misure di primo livello nel capoluogo brianzolo a causa dei livelli di smog, eppure la qualità dell’aria è in costante miglioramento
Nonostante, a causa dello smog, a Monza siano state attivate dal 14 gennaio le misure di primo livello, la qualità dell’aria in città, come in tutta la Lombardia, è in netto miglioramento. Trend positivo per PM10 e No2: questo è quello che è emerso oggi, martedì 18 gennaio, durante la conferenza stampa di Regione Lombardia che ha divulgato i dati del 2021.
Presenti al tavolo l’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo; il presidente di Arpa, Stefano Cecchin; Guido Lanzani, responsabile qualità dell’aria di Arpa Lombardia e Matteo Lazzarini, dirigente della struttura Aria di Regione Lombardia.
“La qualità dell’aria in Lombardia continua a migliorare, forse in contrasto alla percezione dei più – commenta subito Cattaneo – l’andamento dei livelli di PM10 è al di sotto della media da oramai diversi anni, un trend positivo frutto delle politiche messe in campo da Regione Lombardia”.
Trend positivo
E i numerosi dati snocciolati durante la conferenza stampa non mentono: negli ultimi 10 anni il numero di giorni consentiti di superamento dei livelli di PM10 è sceso.
“Siamo sempre sopra i 35 giorni ma rispetto a prima, in cui molti comuni superavano anche i 100 giorni, ora siamo a 50 o poco più”, specifica Cattaneo.
Più nello specifico, la città di Monza, nel 2011 registrava un superamento dei livelli massimi pari a ben 121 giorni, superata solo da Milano che era a quota 132. Da allora c’è stato un costante miglioramento fino al 2021 in cui il numero di giorni di superamento si è quasi dimezzato arrivando a 46.
Lo stato di cattiva salute dell’aria che respiriamo è indubbiamente causato dal traffico automobilistico (NO2), ma anche qui, stando ai dati divulgati da Regione Lombardia durante la conferenza stampa, la situazione è in miglioramento: “un trend positivo iniziato ancor prima dei vari lockdown – specifica Cattaneo – anzi, i dati 2021 registrano un lieve peggioramento rispetto al 2020: in parte dovuto perché ci sono stati meno provvedimenti di limitazioni del traffico e in parte dovuto alle condizione meteo climatiche”.
Tra i fattori inquinati, però, come emerge dalla conferenza stampa, non c’è solo il traffico ma anche il riscaldamento civile e la diffusione di ammoniaca da parte del settore agricoltura. La legna arsa, per esempio, è un elemento che di tanto peggiora la qualità dell’aria ecco perché – si evince dai dati divulgati – la città di Meda è spesso oltre i limiti di PM10: “un comune dove c’è un livello più alto rispetto ad altri di legna arsa”, spiegano.
La qualità dell’aria a Monza
“In tutte le stazioni Lombarde è stato rispettato il limite – spiega Lanzani – ma un dato particolarmente significativo lo danno sei comuni nello specifico, che nella media annuale di concentrazione del PM10 (in riferimento al 2021, ndr) hanno registrato i dati più bassi di sempre”. E in questi sei comuni c’è anche il capoluogo brianzolo, Monza, che registra un 28, cioè una riduzione del -47% nel periodo 2005-2021. Insieme a Monza ci sono Brescia (32), Cremona (34), Lecco (21), Pavia (32) e Varese (22).
Per quanto riguarda invece il numero di giorni di superamento, le stazioni che hanno superato il limite nel 2021 sono il 26%, nel 2020 erano il 15% e nel 2005, invece, l’unica che rispettava il limite era quella di Bormio. Anche qui, Monza, registra un netto miglioramento: -68%. Nel 2005 infatti c’era una media di giorni di superamento pari a 145 che nel 2021 è sceso a 46, superando quindi di poco il limite di 35.