Monza boccia Ready, la rete contro l’omontrasfobia. BOA: “ennesimo tentativo di annientare la comunità LGBT+”

18 gennaio 2022 | 11:02
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Monza boccia Ready, la rete contro l’omontrasfobia. BOA: “ennesimo tentativo di annientare la comunità LGBT+”

Sono oltre 250 i partner che hanno aderito a Ready, la Rete nazionale delle Regioni e degli Enti Locali per prevenire e superare l’omotransfobia, nata a Torino nell’ambito del Pride nazionale del 2006, di cui 28 nella sola Lombardia. Presente anche la provincia di Monza e Brianza con l’adesione di Ornago e Cavenago. Non pervenuta nell’elenco, la città di Monza.

L’obiettivo di RE.A.DY

Finalità della Rete sono quelle di individuare, mettere a confronto e diffondere politiche di inclusione sociale per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender realizzate dalle Pubbliche amministrazioni a livello locale; contribuire alla diffusione di buone prassi su tutto il territorio nazionale mettendo in rete le Pubbliche Amministrazioni impegnate nella promozione dei diritti delle persone Lgbt supportare le Pubbliche Amministrazioni nella realizzazione di attività rivolte alla promozione e al riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt.

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La notizia della mancata adesione del Comune di Monza alla rete nazionale contro l’omotransfobia non è stata presa bene da BOA, l’Associazione in difesa dei diritti civili attiva in città.

“ E’ stato compiuto l’ultimo scempio della “migliore amministrazione” che il Comune di Monza abbia mai avuto, parola di sindaco uscente, che si ricandida – fa sapere il Vicepresidente, Oscar Innaurato, in una nota stampa firmata dal direttivo –  L’amministrazione ha bocciato l’iscrizione del comune di Monza alla Rete RE.A.DY,  proposta con una mozione del consigliere Piffer. La rete RE.A.DY propone di mettere in contatto comuni, province e regioni per condividere prassi per contrastare l’omobitrasfobia, ulla a che vedere quindi con la famiglia tradizionale o il Ddl Zan che vuole aggiungere aggravanti già previste dalla costituzione (vi assicuriamo che non é assolutamente vero), queste sono le motivazioni (le scuse) dei consiglieri di centrodestra per bocciare l’adesione alla rete anti discriminazioni”.

E aggiunge: “Questo é l’ennesimo tentativo di annientare la comunità LGBTQIAP+ Monzese. L’ennesimo atto di una amministrazione che se ne infischia dei diritti individuali e millanta attacchi inesistenti da parte di una minoranza quotidianamente massacrata dalla discriminazione – si legge ancora nel comunicato –  Dopo i  tragicomici interventi della maggioranza colmi di idee reazionarie, omofobe e distanti anni luce dalla carta costituzionale, la dichiarazione universale dei diritti della donna e dell’uomo, l’adesione alla Rete RE.A.DY é stata cestinata, cosí come ogni istanza nei confronti dei diritti umani nella città di Monza: vogliamo ricordare le recenti bocciature del supporto al Ddl Zan in consiglio comunale e la mancata adesione alla rete RE.A.DY anche dal consiglio provinciale di Monza e Brianza”.

Innaurato poi chiude con una frecciatina: “Solo una cosa è stata concessa alla comunità arcobaleno della Brianza: La Villa Reale illuminata il 17 maggio. Grazie, cari amministratori, perché pensate sempre alla nostra tutela”.