Pedemontana, gli ambientalisti brianzoli scrivono ai sindaci

Le associazioni, i gruppi e le liste civiche ambientaliste tornano sull’argomento del completamento dell’autostrada Pedemontana Lombarda.
Dopo l’incontro di Arcore del 9 dicembre scorso, promosso con l’amministrazione della città e moderato dal Direttore di MBNews, Matteo Riccardo Speziali, le associazioni, i gruppi e le liste civiche ambientaliste tornano sull’argomento del completamento dell’autostrada Pedemontana Lombarda.
Questa volta lo fanno con una lettera inviata ai sindaci delle tratte B2, C e pur se stralciata dal progetto e dal finanziamento, anche della D.
Una lettera che sollecita le amministrazioni e la Provincia di Monza e Brianza a svolgere un ruolo attivo, coordinato e collettivo di pressione nei confronti di Regione Lombardia e dei ministeri.
“Il loro ruolo è importante. In quanto rappresentanti istituzionali delle comunità, tocca a loro, pur nelle differenze delle visioni e degli obiettivi, la responsabilità primaria di cercare di riaprire comunque la discussione sull’infrastruttura, prima che la partenza dei lavori renda quasi impossibile qualsiasi ripensamento e evitando che il territorio subisca passivamente gli effetti impattanti e negativi che deriveranno dal completamento autostradale. Nel nostro documento vengono riprese sia le nostre riflessioni esposte nell’incontro di Arcore che quelle contenute nei contributi di molti lì intervenuti” spiegano le associazioni green.
“La lettera contiene analisi e spunti affinché la Pedemontana non continui erroneamente ad essere approcciata come un’opera a sé stante collocata al di fuori del contesto progettuale che riguarda mobilità, trasporti e modello di sviluppo in Brianza”.
Pur proseguendo nel manifestare la propria contrarietà al completamento dell’autostrada, gli ambientalisti hanno intenzione di dialogare con le amministrazioni, anche laddove esse intendano farsi carico di proposte di modifiche progettuali tese a preservare aree naturali che altrimenti verrebbero compromesse, all’irrobustimento e ampliamento dei fondi e degli interventi di compensazione ambientale.
“QUELLO CHE CHIEDIAMO AI SINDACI”
“E’ necessario rimediare il più possibile a carenze progettuali e ricadute negative su viabilità e territorio in termini di traffico e di ulteriore antropizzazione ed urbanizzazione. S’è purtroppo rilevata la ridotta conoscenza del progetto da parte delle amministrazioni locali e lo scarso coinvolgimento dei cittadini. Sono limiti che vanno superati affinché il livello di consapevolezza cresca e sia utile anche nell’azione coordinata che chiediamo di esercitare alle Istituzioni locali presso Regione e Ministeri” concludono nella loro nota.
La replica del consigliere regionale leghista
Il vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone Andrea Monti ha voluto risponde con una nota agli ambientalisti, autori della lettera ai sindaci brianzoli in cui si chiede di cambiare il progetto della Pedemontana.
“Sicuramente Regione Lombardia è disposta ad un incontro gli amministratori brianzoli sul progetto della Pedemontana, ma il punto di partenza condiviso deve essere quello di accettare ciò che è già stato ampiamente deciso e approvato da tutte le Istituzione a tutti i livelli. No alle strumentazioni ideologiche: lavorare per buttare sempre tutto all’aria non può essere una opzione percorribile e non se lo può permettere la Brianza e la Lombardia” ha commentato Andrea Monti.