Esondazione del Molgora, disastro chimico e trombe d’aria: ecco tutti i rischi di Vimercate

Approvato il Piano di Protezione Civile per conoscere, prevenire e gestire le emergenze che possono accadere in città.
La città allagata a causa dell’esondazione del Molgora oppure a causa di nubifragi tanto intensi da rendere impossibile al normale sistema fognario di smaltire tutta l’acqua piovuta, come è avvenuto più volte negli ultimi anni a Oreno e Ruginello. Poi voragini che si aprono nelle strade e sprofondamenti del terreno causate dal fenomeno detto degli “occhi pollini” – come avvenuto nel 2016 a Bernareggio dove un intero condominio è stato sfollato e reso inagibile – quindi le trombe d’aria oppure grandinate di particolare violenza e intensità. E ancora ci sono i disastri non causati dalla natura come gli incidenti negli impianti industriali o a mezzi che trasportano sostanze pericolose sul territorio. E a Vimercate c’è la Acs Dobfar, uno stabilimento classificato “Rir” (Rischio di incidente rilevante) sottoposto ai piani d’emergenza preparati dalla Prefettura di Monza e Brianza perché tratta sostanze chimiche pericolose.

Sono questi i rischi maggiori a cui è esposta Vimercate, le cause più probabili perché si verifichi una situazione di emergenza in città. Ma non sono le uniche perché l’elenco di scenari critici che possono accadere non può escludere anche quelli molto più rari o improbabili, rispetto ai rischi idrogeologici, quelli portati da eventi atmosferici avversi o di natura chimica. Per quanto sia più basso rispetto ad altre zone d’Italia esiste un rischio sismico anche a Vimercate, e poi possono verificarsi grossi incendi boschivi oppure scenari di rilevante impatto locale remoti ma non impossibili come quelli provocati da cause igienico-sanitarie, da mancanza improvvisa di acqua, da fattori ambientali imprevedibili, da emergenze nucleari o radiologiche e pure dal rientro incontrollato di oggetti spaziali.
Sono tutti scenari, dai pericoli maggiori a quelli remoti, che sono stati analizzati e che compongono il nuovo Piano di Protezione Civile di Vimercate, un corposo documento approvato durante l’ultimo consiglio comunale prima di Natale per dotare la città di uno strumento di riferimento in grado di organizzare un sistema di prevenzione dei rischi locali e, qualora si verifichino, di coordinare gli interventi per risolvere la situazione. È previsto dalla legge che i Comuni si dotino dei propri Ppc e ognuno deve individuare gli scenari di rischio della città, le modalità di allertamento e previsione delle calamità, le azioni di soccorso e risposta in caso di emergenza e quindi le risorse e strutture necessarie al superamento della fase critica.

La prima azione prevista dal nuovo Ppc è che venga conosciuto dai vimercatesi in coerenza con il principio che “i cittadini sono i primi attori della protezione civile” come è stato sottolineato in aula anche dal sindaco Francesco Cereda. È in fase di organizzazione una campagna di comunicazione per divulgare il piano, i suoi contenuti e, in particolare, i consigli da seguire e le cose da fare (o non fare) in caso si verifichi un’emergenza.
Il sindaco ha annunciato che un opuscolo semplificato del Ppc sarà distribuito porta a porta nei prossimi mesi allegato all’informatore comunale “Vimercate Oggi”, sono previsti incontri formativi nelle scuole mentre – come suggerito anche dai gruppi consiliari – saranno organizzati eventi pubblici sull’attività del gruppo comunale di Protezione civile e verrà fatta anche una campagna informativa usando anche i social network.