La battaglia

Vimercate, inviate al sindaco oltre 1.200 firme per non riaprire alle auto via della Santa

Con l'inizio del 2022 è stata mandata al nuovo sindaco la petizione per mantenere il percorso ciclopedonale tra Oreno e Cascina del Bruno deciso dall'Amministrazione 5 Stelle

Dal 2019 via della Santa è stata chiusa alle auto e declassata a percorso ciclopedonale

“Non riapra la via della Santa al traffico” è la richiesta, corredata da oltre 1.200 firme, arrivata con l’inizio del 2022 sulla scrivania del neo sindaco di Vimercate Francesco Cereda e, per conoscenza, al prefetto di Monza e Brianza, Patrizia Palmisani. Prosegue anche nel nuovo anno la contesa sulla trasformazione in percorso ciclopedonale della strada tra Oreno e la frazione di Cascina del Bruno, una questione che solleva polemiche dal 2019 quando la precedente Amministrazione 5 Stelle ha deciso di chiudere ai veicoli la stretta striscia d’asfalto che attraversa i campi attorno alla cascina Cavallera.

Il percorso diretto tra Oreno e Cascina del Bruno è riservato a bici e pedoni

Una scelta che ha diviso il territorio tra favorevoli e contrari – oltre anche ad aver avuto reazioni degenerate in atti vandalici contro le opere realizzate per rendere pedonale il percorso – ed è oggetto di scontro politico tra la precedente maggioranza grillina e l’attuale di centrosinistra che con l’elezione di Cereda ha annunciato di voler rimettere mano a via della Santa e riaprirla alle auto, almeno per un senso di marcia o parzialmente solo negli orari di punta.

L’ultima mossa è stata fatta dal fronte a favore del mantenimento del percorso ciclopedonale guidato dalla consigliera comunale di Cittadini in Movimento, Patrizia Teoldi, con l’ex sindaco Francesco Sartini, oggi consigliere di Vimercate e Buon Senso, e dopo aver organizzato nei mesi scorsi una raccolta firme ha recapitato tutto al nuovo sindaco. Sono 725 firme raccolte online e 571 su carta a supporto della petizione dal titolo “Sindaco, non riapra la via della Santa al traffico veicolare!” che è stata inviata a Cereda assieme a una lettera di accompagnamento.

“Lo spirito che ci ha mossi in questa iniziativa – scrivono Teoldi e Sartini -, condiviso da tutti i firmatari, è quello di farle sentire che moltissimi cittadini di Vimercate, tra cui anche molti residenti di Cascina del Bruno, e non solo, hanno apprezzato la scelta di chiudere la via della Santa al traffico veicolare”. Vengono quindi sottolineati i punti del programma elettorale del centrosinistra a favore dei percorsi cicolopedonali e della tutela delle aree verdi, questioni che verrebbero contraddette riaprendo al traffico un percorso che attraversa uno degli angoli di campagna meglio conservati in città. Con la petizione viene inoltre ricordato che via della Santa è stata spesso teatro di incidenti stradali, oltre a essere stata un luogo usato per abbandono di rifiuti e prostituzione, mentre sulla questione dell’isolamento di Cascina del Bruno rispetto al resto di Vimercate “gli utenti – si legge nella lettera – dispongono di valide alternative che prevedono tempi di percorrenza di 4 o 5 minuti superiori a quelli osservati passando dalla strada comunale della Santa”.

La strada attraversa i campi attorno alla storica cascina Cavallera

L’appello chiede di fare scelte coraggiose a favore della mobilità dolce e “vogliamo sostenere la convinzione – prosegue la leggera al sindaco – che riservare percorsi ciclopedonali chiedendo piccoli e sopportabili sacrifici a chi utilizza i veicoli a motore sia una scelta a favore della mobilità dolce e dell’interazione rispettosa tra territorio e città”. L’invito a mantenere chiusa alle auto via della Santa si conclude chiarendo che arrivare ad applicare soluzioni di riapertura parziale lascerebbe intendere che “questa sua scelta – concludono Teoldi e Sartini – non è mossa da un riferimento circoscritto ai cittadini residenti del Comune di Vimercate presso Cascina del Bruno, quanto piuttosto a riconfigurare la strada comunale della Santa come scorciatoia da parte degli automobilisti che desiderano utilizzarla come alternativa alla Sp 45”.

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