L’apprendistato, Confimi Industria avvicina le imprese al mondo della scuola

In un webinar gratuito, organizzato dall’associazione imprenditoriale in collaborazione con Enaip Lombardia e Fondazione Its Mobilità sostenibile, si è parlato degli strumenti per avvicinare domanda e offerta di lavoro.
L’Italia è, forse soprattutto era, un paese di poeti, santi e navigatori. Ma in un mondo globalizzato che, tra difficoltà e incertezze, prova a riprendersi dal ciclone sanitario e socio-economico scatenato dal Covid-19, conviene che l’Italia diventi anche terra di ingegneri ed operai specializzati.
Perché oggi, come emerge anche dal recente report di Unioncamere e Anpal, c’è un preoccupante divario, che si attesta intorno al 50% delle offerte di lavoro inevase, tra le risorse umane che le imprese cercano e i piani formativi realizzati dalla scuola.
Concetti e numeri che necessitano di un cambio di tendenza. Come ribadito, nel corso del webinar gratuito “L’apprendistato: un’opportunità da cogliere per avvicinare scuole e imprese”, anche da Laura Parigi, Responsabile del Gruppo Scuola Confimi Industria Monza e Brianza, Amministratore Delegato della NPI Italia e Consigliere della territoriale dell’associazione imprenditoriale.

Ecco perché c’è bisogno di una filiera formativa professionalizzante in grado di fornire alle imprese risorse dotate di competenze adeguate ed aggiornate. Proprio nel ruolo di raccordo tra il mondo delle aziende e quello della scuola si pone sempre più in maniera decisa l’Area Formazione di Confimi Industria e il Gruppo Scuola delle territoriali di Monza Brianza e Bergamo.
In questa direzione l’associazione imprenditoriale, che riunisce a livello nazionale 45mila aziende, con circa 600 mila addetti complessivi e un fatturato aggregato di circa 85 miliardi di euro annui, ha organizzato un dibattito on line sull’apprendistato in collaborazione con EnAip (Ente Acli istruzione professionale) Lombardia, agenzia specializzata in servizi per la formazione e il lavoro e la Fondazione ITS Mobilità Sostenibile, un’istituzione formativa di livello terziario non accademico che forma e inserisce al lavoro tecnici specializzati, di cui Confimi Apindustria Bergamo è co-fondatrice.

LO SCENARIO
In Italia il disallineamento tra domanda ed offerta di lavoro riguarda competenze elevate, ma anche più operative. Ed è un fattore che incide fortemente sulla produttività, sul processo di innovazione e sulle nuove tecnologie che interessano in particolare le PMI, il tessuto portante dell’economia del nostro Paese.
“In Italia, soprattutto al Sud, è molto deficitaria la formazione professionalizzante secondaria e terziaria non accademica – spiega Beppe Longhi, Presidente della Fondazione ITS Mobilità Sostenibile – in Lombardia, dove si contano oltre 53mila iscritti all’istruzione e alla formazione professionale (leFP), la situazione è migliore con numeri più confortanti sul fronte della dispersione scolastica e della disoccupazione giovanile”.
Il lavoro da fare riguardo alla filiera professsionalizzante deve partire da un diverso approccio metodologico. “Bisogna puntare sulla centralità dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita con una formazione iniziale, continua e permanente – afferma Longhi – inoltre è necessario apprendere competenze di base e trasversali nell’ambito di una progettualità interdisciplinare”. “Importante anche la capacità di apprendere in diversi contesti, dall’on/off the job alle esperienze personali, anche fuori dai contesti formativi istituzionali e attraverso l’uso di nuove tecnologie” continua.

Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che consentirà all’Italia di gestire oltre 200 miliardi di euro nei prossimi anni, è un’occasione unica anche su questo fronte. “Il PNRR prevede di potenziare l’istruzione e la formazione professionale – chiarisce il Presidente della Fondazione ITS Mobilità Sostenibile – inoltre sono dedicate risorse importanti alla formazione superiore post secondaria (Ifts) e terziaria (Its) e alla messa a regime di un sistema duale, apprendistato e alternanza scuola/lavoro, per tutti i livelli di qualificazione”.
L’APPRENDISTATO
Mettere in contatto in maniera proficua le imprese e il mondo della formazione, che è l’oggetto di un ampio percorso intrapreso dall’Area Formazione di Confimi Industria e dal Gruppo Scuola delle territoriali di Monza Brianza e Bergamo e destinato a continuare, come assicura Edoardo Ranzini, Direttore di Confimi Monza e Brianza e Confimi Apindustria Bergamo, vede nell’apprendistato uno strumento importante.
“Da un lato consente alle aziende di aumentare la competitività e di selezionare e formare risorse umane secondo i propri fabbisogni – spiega nel corso del webinar Cecilia Acerbi, formatrice e tutor di Enaip Lombardia – dall’altro permette ai giovani e agli studenti una formazione mirata, altamente specializzata e pratica per entrare da subito nel mondo del lavoro”.

Nell’ambito del contratto di apprendistato, la sua forma per così dire più classica deriva da un percorso extracurriculare e viene definito professionalizzante o di secondo livello. Ma esistono anche l’apprendistato di primo e terzo livello, che sono quelli maggiormente pensati dal Decreto legislativo n.81 del 2015 e dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro per mettere in contatto imprese e scuola.
“Quello di primo livello (art.43) è destinato a giovani tra i 15 e i 25 anni, allievi frequentanti scuole superiori (ITIS e Professionali), IeFP, IFTS ed è indirizzato al conseguimento di una qualifica e diploma professionale o certificato di specializzazione tecnica superiore” continua Acerbi.
“Quello di terzo livello (art.45) o di alta formazione e ricerca è dedicato a chi ha tra i 18 e i 29 anni ed ha conseguito un diploma di istruzione secondaria superiore o un diploma professionale e può portare a termine il proprio ciclo di studi essendo già dipendenti dell’azienda” conclude la formatrice e tutor di Enaip Lombardia.

IL RUOLO DELLE FONDAZIONI ITS
Un segmento importante della filiera professionalizzante, in Italia come in altri Paesi europei, anche in relazione all’apprendistato, sono le Fondazioni Istituti tecnici superiori (Its), scuole di alta tecnologia legate strettamente al sistema produttivo italiano, costituite dalla partecipazione di diversi soggetti: enti di formazione, imprese, università e centri di ricerca, enti locali.
La Fondazione ITS Mobilità Sostenibile, che opera in particolare nelle provincie di Bergamo, Brescia e Como e nella Città Metropolitana di Milano, nasce in un’area tecnologica fortemente caratterizzata dalla logistica e dai trasporti.
“In Lombardia c’è il 72% delle aziende italiane di questi settori – afferma Gigliola Pezzotta, Direttrice Enaip – la nostra proposta è fortemente orientata ai servizi alle imprese, alla sostenibilità ambientale, economica e sociale, al management e alle competenze digitali”.
Ambiti tematici che trovano il consenso degli allievi e, al contempo, delle aziende. “I nostri allievi si occupano in genere entro 6 mesi dal conseguimento del titolo e spesso già nel corso del tirocinio riescono a mettere in luce processi migliorativi dell’attività aziendale che poi si traducono in una rivisitazione dei processi stessi – continua Pezzotta – il successo delle Fondazioni Its è dovuto anche al fatto che il 90% dei docenti è costituito da tecnici che portano il loro bagaglio di conoscenze costruito in decenni di lavoro”.