Enologia

Stop dalla UE all’etichetta nera di pericolo sui vini, il plauso dei sommelier di Monza e Brianza

Il sommelier Fabio Mondini: "Il nostro sistema funziona e dovrebbe essere tutelato invece che essere messo in pericolo con ipotesi come quelle paventate in questi giorni".

Fabio Mondini

Una decisione nazionale ben vista e più che approvata anche a livello locale. Stiamo parlando dello stop al sistema di etichettatura Nutriscore per i vini. Uno stop che ha visto la bocciatura della proposta di definire -e comunicare in etichetta-  come pericolosa per la salute (con una F nera) le bevande alcoliche.

Un’iniziativa che avrebbe rappresentato una tegola in testa per il mondo vitivinicolo che infatti contestava l’apertura all’introduzione di una etichetta per le bevande alcoliche con delle avvertenze sui rischi per la salute. Il Nutriscore di Serge Hercberg, prevedeva un sistema di etichettature nutrizionali a semaforo – dalla A verde fino alla F nera –  e voleva bollare come pericolose per la salute tutte le bevande alcoliche, senza alcun distinguo.

Il commento del sommelier Fabio Mondini

Non sono assolutamente d’accordo con il nutriscore perché non c’è la giusta valorizzazione a parità di prodotti- ha precisato Fabio Mondini, figura di rilievo nella provincia di Monza e Brianza  per il mondo dei sommelier e già miglior sommelier professionista italiano e Responsabile formazione alberghiere per ASPI- In Italia abbiamo le produzioni di più alta qualità e questo sistema di etichettatura avrebbe reso uniforme quello che è un prodotto qualitativamente elevato rispetto agli altri.  Per me è quindi assolutamente un no.

In particolare nel caso del vino un’etichettatura del genere avrebbe compromesso l’immagine di un prodotto d’eccellenza assimilando l’uso moderato all’abuso. Un pericolo pesantissimo per le nostre aziende vitivinicole. Aziende che hanno fatto del vino di qualità un modo di comunicare il territorio e la nostra cultura in giro per il mondo”. Pericolo dunque sventato. “A livello di tracciabilità e di etichettature – ha concluso Fabio Mondini- i vini italiani danno già la massima garanzia di tracciabilità per i consumatori. Un sistema, il nostro, che funziona e che dovrebbe essere tutelato invece che essere messo in pericolo con ipotesi come quelle paventate in questi giorni”.

 

 

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