Luca Attanasio, Limbiate ricorda il “suo” ambasciatore ucciso un anno fa in Congo

22 febbraio 2022 | 13:59
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L’inaugurazione della lapide commemorativa nel primo anniversario dall’uccisione dell’ambasciatore italiano. La moglie Zakia: “Luca è ancora con me”

Cimitero di Limbiate. Un vento leggero soffia sulla bandiera tricolore posta di fianco alla lapide di Luca Attanasio, l’ambasciatore ucciso il 22 febbraio di un anno fa in un agguato a Kibumba, nella Repubblica Democratica del Congo, mentre era in missione per il Programma alimentare delle Nazioni Unite. Insieme al diplomatico limbiatese, 42 anni, morirono il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustafa Milambo. Esattamente un anno dopo, la città brianzola si è fermata per ricordarlo.

Alle 11 il risuono della tromba con il silenzio d’ordinanza ha aperto ufficialmente la commemorazione. Sin dalla mattina una folla si era posizionata – distanziata – intorno alla lapide in marmo bianco realizzata dall’artista Dario Brevi. “La forma con le farfalle colorate sono state ispirate da Luca”. – racconta Brevi –  “Desidero che quando si venga qui a trovarlo ci siano soltanto desideri positivi di pace, di speranza, di vita che lui ci ha insegnato”.

Nel seminario di Bedonia, in provincia di Parma, è stata posizionata una targa in memoria dell’Ambasciatore e dei caduti dell’attentato nella Repubblica Democratica del Congo. “Ho fatto arrivare Luca nella Val taro perché era un compagno di oratorio di mio marito” dice Giovanna Marmoro, presente alla cerimonia a Limbiate. Ieri sera, nel teatro comunale, la presentazione del libro “Luca Attanasio, storia di un ambasciatore di pace”, di Fabio Marchese Ragona. Alle 15 all’oratorio San Giorgio giocherà la Nazionale italiana cantanti, mentre alle 18,30 ci sarà la S.Messa in suffragio nella chiesa parrocchiale.