Monza. Non è ancora giunta a conclusione la trattativa tra sindacati e l’Adidas sulla procedura di licenziamento collettivo che sta mettendo a rischio la vita lavorativa di ben 31 dipendenti impiegati nel punto vendita di Monza. “Una riorganizzazione necessaria” secondo il General Manager Franck Denglos; “licenziamenti inutili e senza senso”, invece, per Matteo Moretti, segretario generale della Filcams (Federazione italiana lavoratori commercio, turismo e servizi) Cgil di Monza e Brianza.
Oggi, mercoledì 9 febbraio, è previsto un nuovo incontro perché nell’aria c’è una novità positiva: l’apertura di nuove posizioni in azienda che potrebbero essere un punto a favore per ridurre il numero di lavoratori in esubero.
“Il nostro obiettivo – spiega Moretti – è quello di ridurre al minimo il disagio. Il fatto che l’azienda abbia aperto nuove posizione, per noi significa possibilità di poter ricollocare alcuni lavoratori ancora all’interno di Adidas, riducendo così il numero di licenziamenti.
LE TRATTATIVE PROSEGUONO
Le trattative, tra sindacati e azienda, erano iniziate nel dicembre 2019 subito dopo l’annuncio di Adidas Italia di delocalizzare la produzione in Portogallo. Già a fine 2021, in un incontro di dicembre, Filscam aveva fatto notare all’azienda quanto fosse “ negativa la scelta aziendale di avviare un licenziamento collettivo, pur consentito dalla legge, in una condizione di emergenza sanitaria e sociale e che determinerà maggiori difficoltà in termini di ricollocazione delle persone”, per questo era stata avanzata la proposta “ di ampliare la possibilità di uscita su base volontaria ad una platea più ampia rispetto al perimetro degli esuberi, per consentire una maggior tutela occupazionale attraverso la mobilità interna”.
Ora arriva la svolta: Adidas apre nuove posizioni. “Possiamo giocare con questi spostamenti così da ridurre il numero di licenziamenti”, conclude Matteo Moretti.
commenta