Monza. Alcol e minori: pugno duro della Questura. Identificati 41 giovanissimi

14 febbraio 2022 | 11:50
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Monza. Alcol e minori: pugno duro della Questura. Identificati 41 giovanissimi

Occhi puntati da parte della Questura di Monza sulla movida cittadina. In particolare sul pericolosissimo binomio minorenni e alcol che, oltre ad essere proibito è anche un grosso danno per la salute dei più giovani. 

Monza. Occhi puntati da parte della Questura di Monza sulla movida cittadina. In particolare sul pericolosissimo binomio minorenni e alcol che, oltre ad essere proibito dalla legge, è anche un grosso danno per la salute dei più giovani. Nell’ambito delle attività di vigilanza e controllo del territorio, la Questura ha infatti intensificato i servizi soprattutto nei fine settimana e nelle aree del centro storico cittadino, anche in ragione della “movida serale” al fine di evitare assembramenti e verificare il rispetto della normativa anticovid.

In particolare, nei giorni scorsi era pervenuta una segnalazione da parte di alcuni cittadini che lamentavano una situazione di degrado urbano nell’area di Piazza Carrobiolo a Monza soprattutto in corrispondenza del fine settimana. Il Questore Marco Odorisio ha così deciso di predisporre uno specifico servizio per la serata di sabato 12 febbraio, con equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico-Squadra Volante della Questura e del Comando Polizia Locale di Monza, che verso le ore 22 si sono recati nella Piazza sopraggiungendo da via Frisi e via Sanzi. A quel punto hanno sorpreso un centinaio di ragazzini, i quali alla vista degli agenti hanno tentato, con un rapido “fuggi fuggi” di disperdersi lungo direzioni diverse.

Gli agenti hanno identificato 41 giovani tutti minori di età compresa tra i 14 e 17 anni, e due neomaggiorenni, rinvenendo a terra bottiglie di superalcolici del tipo whisky, vuote ed appena consumate. I giovani, provenienti dai comuni della provincia hanno raccontato di essere giunti in piazza Carrobiolo per trascorrere la serata, portandosi le bevande da casa. Gli agenti, dopo averli invitati ad assumere un comportamento consono al rispetto delle regole, hanno atteso sul posto l’arrivo dei genitori dei ragazzini che, dopo averli ripresi in consegna, li hanno poi portati a casa.

Sono ora in corso gli accertamenti per risalire alla provenienza delle bottiglie di superalcolici, trattandosi di minori verso i quali non possono essere cedute tali tipi di bevande.

Al riguardo, il Questore della provincia di Monza e della Brianza Marco Odorisio ha sottolineato “La pericolosità per i giovanissimi di assumere bevande superalcoliche, dannose per la salute degli stessi ragazzi, in quanto non solo alterano le proprie capacità e senso critico se assunte in eccesso, ma che producono anche altri tipi di conseguenze, nel medio e lungo periodo. Ed un invito ai genitori sul rendere consapevoli i propri figli e responsabilizzarli su tali rischi, in un’ottica di prevenzione da pericolose derive”.