Approvata la variante PTCP, Brianza Rete Comune: “4milioni mq di suolo potranno essere edificati”

Si è conclusa la discussione sull’Adeguamento del PTCP alla soglia regionale di riduzione del consumo di suolo. Il provvedimento è passato con i voti della maggioranza di centrodestra.
Consiglio provinciale: approvata la variante del PTCP
“Consegniamo uno strumento urbanistico che contribuisce ad aiutare i Sindaci a mettere in atto strategie mirate per difendere il suolo e contemporanenamente non frenare lo sviluppo. Mi piace pensare all’immagine di Sindaci imprenditori del territorio che guidano la crescita delle loro comunità nel segno della rigenerazione e della tutela.Il progetto di piano non si limita a definire le soglie di riduzione, ma attraverso meccanismi di premialità, porta a rafforzare il sistema delle tutele, a partire dalla rete verde.”
Riccardo Borgonovo, Vice Presidente della Provincia MB con delega all’urbanistica, annuncia così l’approvazione in Consiglio provinciale della variante del PTCP per l’adeguamento alla soglia di consumo di suolo ai sensi della Legge Regionale 31/2014.
Con l’approvazione in Consiglio nella seduta del 15 febbraio 2022 si conclude così un iter partito nel 2019 che ha visto la Provincia confrontarsi con gli stakeholeder del territorio per adeguare lo strumento urbanistico provinciale agli obiettivi di riduzione del consumo di suolo regionale.
L’obiettivo raggiunto con l’approvazione della variante punta alla riduzione delle previsioni pari al 45% per la destinazione residenziale e del 40% per le “altre” destinazioni (commerciali, produttive,etc.).
Si tratta di un obiettivo ambizioso che in termini assoluti dovrebbe portare ad una riduzione delle previsioni entro il 2025,stimata in 4.150.000 metri quadrati circa. L’incidenza sull’attuale indice di consumo di suolo sarà pari a circal’1%.
Tenuto conto che la superficie urbanizzata allo stato di fatto è stimata al 51% della superficie territoriale provinciale, con la possibilità di estensione fino al 54% , è sul rimanente 3% (corrispondente alla stima del suolo libero incluso nella superficie urbanizzabile allo stato di fatto) che di fatto la riduzione sopra rappresentata incide prevalentemente.
“Dire che con la variante approvata si vuole raggiungere una riduzione pari all’1% e quindi passare dall’attuale 54% al 53% del suolo consumato significa intervenire su un terzo della superficie urbanizzabile: per una provincia così “consumata” è davvero un risultato importante che tiene conto di tutte le esigenze espresse e dei nuovi fabbisogni che la pandemia ha fatto emergere, come la necessità di ampliare le rsa o costruire nuove case di comunità” – aggiunge il VicePresidente Borgonovo.