Monza. Mattia ucciso da un pirata della strada: l’investitore, ubriaco, non si era accorto di nulla

Monza. Si chiamava Mattia Rossi, il 31enne morto ieri sera in viale Sicilia. Una tragedia sulla strada che ha spezzato la giovane vita di Mattia, operatore farmaceutico, originario di Melegnano. Insieme a lui un amico, salvo per miracolo: pochi millimetri e, probabilmente, sarebbe stato falciato anche lui dalla macchina. Una Smart che, dopo aver centrato in pieno il ragazzo, si è allontanata senza prestare soccorso.

Al volante un uomo il cui tasso alcolemico, per due volte, era sopra il limite consentito dalla legge. Mattia è stato travolto in pieno. Un urto violentissimo. Riverso a terra era già in arresto cardiocircolatorio quando il personale del 118 ha cercato di salvargli la vita. Le manovre di rianimazione, la corsa disperata all’ospedale San Gerardo di Monza. Mattia è spirato poco dopo aver varcato la porta del nosocomio cittadino. 

L’investitore si è allontanato a bordo della sua macchina: la targa penzolante, il parabrezza frantumato. Quando i carabinieri di Monza lo hanno fermato non aveva compreso l’accaduto. Poi l’esito dell’alcol test, ripetuto per due volte, ha dato la conferma del suo stato di ebrezza.

Grazie alla prontezza degli uomini dell’Arma, un equipaggio aveva notato proprio una Smart sfrecciare per le vie del centro di Brugherio cogliendo il particolare del parabrezza infranto e della targa, è stato possibile dare un volto al guidatore. 42enne originario del milanese, non si era accorto di nulla. Ha cominciato a fare mente locale, con maggiore lucidità, solo nel cuore della notte in caserma.

Fondamentali sono state anche le testimonianze dialcuni passanti, anch’essi in strada e miracolosamente illesi, che hanno allertato i carabinieri già sulle sue tracce. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno portato all’arresto in flagranza del conducente del veicolo il quale, attualmente si trova nel carcere di Monza in attesa di convalida. La salma di Mattia Rossi è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.