Monza, la radio web del Liceo Zucchi porta on air l’attualità degli studenti

Le registrazioni, con puntate a cadenza settimanale e in forma di podcast, hanno preso il via. Le tematiche variano dalla salute alla street art. Gli alunni sono organizzati in quattro redazioni.
Monza. La condizione della donna a partire dall’antica Grecia. L’importanza dell’apparire a confronto con la bellezza interiore in una società come la nostra dove la forma spesso conta più della sostanza. Il fenomeno della street art, uno strumento di espressione, ma anche contrasto al degrado urbano e di recupero dei quartieri periferici.
Sono queste alcune delle tematiche che ha sviluppato fino ad ora la radio web del Liceo “Bartolomeo Zucchi” di Monza. Il progetto, un Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) che darà crediti formativi agli studenti, ma soprattutto punta a dar loro voce e a renderli concreti protagonisti del mondo della scuola attraverso un lavoro di redazione, ascolto, riflessione e scrittura, ha preso ufficialmente il via il 15 gennaio con la messa in onda, in forma di podcast, della prima puntata.
LA MESSA IN ONDA
Il tema d’esordio, scelto da una delle quattro redazioni in cui sono stati suddivisi i circa 30 alunni che stanno dando vita alla radio web del Liceo Zucchi, è stato “Malessere e follia”, un’analisi, non priva di intrecci con la musica e l’arte, su cosa sia la malattia mentale per chi ne è vittima e per coloro che gli stanno intorno.

Al momento le altre tappe di questo progetto, che ha cadenza settimanale, si fonda sul potere della narrazione e punta, nel tempo, a sfociare in dirette radiofoniche e, perfino, in esibizioni musicali dal vivo, hanno titoli altrettanto significativi: “Donne piccole come stelle”, “La bellezza salverà l’universo”, “Street art”, “Cinemania” e “Mare”. Nelle ultime due sono stati inseriti anche 16 minuti di “Fuori di Zucchi”, il telegiornale in cui si racconta, attraverso una selezioni di notizie da Monza, dall’Italia e dal mondo, cosa fanno i giovani.
“Gli studenti stanno lavorando su percorsi tematici, ma siamo ancora in un periodo di collaudo – spiega l’ideatore del progetto, Gerardo Battagliere, docente di italiano e storia all’Istituto Mosè Bianchi di Monza – per ora nelle puntate, che hanno una durata tra i 50 e i 60 minuti, i ragazzi registrano il proprio approfondimento su un tema scelto, ma nel prossimo futuro, quando avranno acquisito familiarità con il microfono e con lo strumento radiofonico, si lavorerà più in autonomia e anche attraverso l’improvvisazione”.

LE REDAZIONI
La radio web del Liceo Zucchi, che vede il docente Antonio Marino come responsabile della comunicazione, mentre altri insegnanti, Adriano Gardella, Franco Bulega e Paolo Pilotto, fanno parte dello staff, è animata da un numeroso gruppo di studenti. Che registrano ogni mercoledì in un locale ammezzato piuttosto isolato dello storico istituto scolastico di piazza Trento e Trieste, per poi pubblicare on line il sabato il podcast della puntata.
Un lavoro di squadra, supportato e sostenuto in maniera convinta dalla preside Rosalia Caterina Natalizi Baldi, in cui l’entusiasmo dei ragazzi si accompagna a finalità educative che vanno al di là della didattica consueta per sfociare nell’acquisizione di abilità argomentative, discorsive e critiche frutto del confronto costruttivo con i compagni.

La definizione dei ruoli all’interno delle quattro redazioni costituite è uno dei punti fermi del progetto. “I redattori stendono la puntata sulla base di un tema da elaborare – afferma Battagliere, che due anni fa ha anche creato una sua radio web, Radioinsonnia, dove monta puntate su teatro, letteratura e monografie riguardanti personaggi significativi – ci sono poi due speaker e gli incaricati del disegno che realizzano la copertina di ogni puntata. Verranno formati anche gli addetti al montaggio e alle tecniche di presentazione multimediale del prodotto editoriale”.
GLI SVILUPPI
La radio web del Liceo Zucchi, che non ha ancora un suo nome specifico, possiede ormai tutta la strumentazione tecnica necessaria. Dai microfoni alla scheda audio, dalle cuffie ai pannelli fonoassorbenti. Ma le cose da sviluppare sono ancora abbastanza.

“Deve ancora decollare la sezione Rubriche, uno spazio di espressione dei docenti che comunque non vogliono assolutamente anteporsi all’attività degli studenti – sostiene l’ideatore della radio web – per il momento solo il professor Marino ha avviato la sua rubrica a cadenza bisettimanale, “Il Pozzo”, in cui compie una sorta di viaggio mistico e visionario in un Getsemani messianico”.
“Stiamo inoltre lavorando alla realizzazione di un sito più appropriato per la radio web, che abbia foto più legate al contesto e un linguaggio più accattivante – continua – una delle immagini icona sarà il viso particolare di Leila Ouchen, una mia ex allieva di quando insegnavo ad Agrate, che in questo caso ha fatto da musa”.