Serie b

Il Monza cala il poker a Pordenone, un super Valoti avvicina la vetta! fotogallery

I biancorossi dominano il match dall'inizio alla fine. L'ex Spal segna due reti e serve l'assist vincente a Gytkjaer. L'altro gol è di Colpani. Di Serio rende meno amara la pillola per i friulani.

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Il pesce puzza dalla testa, avere la coda di paglia. I proverbi e i modi di dire, a volte, condannano sia la testa che la coda. Ma, se si parla di calcio, quando si incontrano la testa e la coda della classifica ad avere la meglio è spesso la prima. Ed è stato così anche tra il Monza, che ormai da mesi veleggia nelle prime posizioni del campionato cadetto e il Pordenone, che invece langue in fondo con l’aggravio di aver subito più reti di tutti e averne segnate di meno.

I biancorossi, infatti, non hanno lasciato scampo ai friulani. Merito del tecnico Stroppa, che ha saputo ben miscelare una rosa ampia, ma provata dalle numerose partite di questo intenso febbraio. Onore, soprattutto, a Mattia Valoti, che è stato semplicemente il mattatore del match. L’ex giocatore della Spal, sempre più punto fermo del Monza, ha segnato due reti e, con quelle realizzate nelle ultime tre partite, è arrivato ormai a 7 marcature. In più, contro il Pordenone, ha aggiunto un assist, per il gol di Gytkjaer, oltre a diverse giocate di livello.

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L’impressione, insomma, è che se Stroppa non avesse tolto dal campo Valoti al 79′, per concedere qualche minuto a Barberis, l’ala vicentina, figlio d’arte, il papà Aladino ha giocato anche in serie A, avrebbe regalato ancora qualche perla prima del fischio finale. Poco male, comunque.

Perché, in una serata del genere, in cui ha segnato anche Colpani e l’unico piccolo neo è la rete avversaria di Di Serio, il Monza ha ben poco da migliorare. E molto di più da sperare. Domenica 27 febbraio, infatti, all’U-Power Stadium arriverà la capolista Lecce. Tolta la coda, quindi, lo scontro tra due teste è sempre molto rischioso.

LA PARTITA

Al termine di una giornata soleggiata, che quasi faceva venire voglia di buttarsi nel mare di Lignano Sabbiadoro, Pordenone e Monza scendono in campo con numeri ed aspirazioni diverse. I padroni di casa, mestamente ultimi in classifica, avrebbero disperato bisogno di punti. I biancorossi, che arrivano dalla prima sconfitta casalinga contro il Pisa, non possono assolutamente permettersi di perderne altri se non vogliono rischiare di lasciarsi sfuggire il treno che porta in serie A.

Questo cocktail produce subito un match dai buoni ritmi. Qualche sbavatura di Carlos Augusto e Paletta in difesa fa venire i brividi ai 62 tifosi giunti da Monza fino in Friuli. Poi, però, la squadra di Stroppa trova subito i binari giusti. Al 15′ Valoti, schierato in attacco al fianco di Mancuso, mentre Dany Mota si riposa in panchina, colpisce il palo di sinistro da posizione defilata.

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Quattro minuti dopo, però, non sbaglia: sugli sviluppi di un corner, cross di Mazzitelli, colpo di testa dell’ex Spal, libero da marcature e nessuno scampo per Bindi, il portiere del Pordenone. Che non fa nemmeno in tempo ad assorbire il colpo. Al 24′, infatti, arriva il raddoppio del Monza:  Valoti, sempre lui, apre sulla destra per Pedro Pereira, assist a Colpani che con un diagonale di precisione millimetrica trova il palo opposto.

La pratica per i biancorossi sembra già chiusa. Anche perché i ragazzi di Stroppa, a differenza di altre occasioni, questa volta continuano ad attaccare con convinzione. Prova ne è che al 39′ Machin, in campo per la prima volta da quando è tornato dalla Coppa d’Africa, manda alto da ottima posizione. Il Pordenone, dal canto suo, non riesce mai ad essere pericoloso. Solo Butic prova a impegnare Di Gregorio dalla distanza.

LA RIPRESA

Il secondo tempo si apre con qualche novità tra i padroni di casa. Il tecnico Marchetto punta su Niccolò Cambiaghi, ragazzo di 21 anni scuola Atalanta, ma nativo di Monza. Il numero 28 neroverde, con la sua velocità, si mette subito in mostra contro la squadra della sua città. Sicuramente più di Anastasio, in campo sin dall’inizio, che è ancora di proprietà biancorossa.

La sostanza, comunque, non cambia. Sono sempre i ragazzi di Stroppa ad affondare il colpo. Al 48′ Bindi deve compiere un triplo intervento su conclusioni di Mazzitelli, Molina e Mancuso. L’ex Empoli poteva decisamente fare meglio ed iscrivere per la prima volta il suo nome tra le marcature biancorosse. Al 56′ tiro-cross di Colpani, deviazione di Anastasio e palla sul palo.

Poi tra il 64′ e il 69′ succede di tutto. Il Monza trova il tris con Valoti, che è implacabile sul tap-in vincente dopo la conclusione di Machin respinta da Bindi. Quindi Gytkjaer, appena entrato al posto di Mancuso, viene servito dallo stesso Valoti, che si era involato sulla fascia sinistra, per il comodo appoggio in rete sotto misura. Trova il gol della bandiera il Pordenone: Cambiaghi sguscia sulla sinistra, serve Lovisa, perfetto cross dal fondo per Di Serio che mette in rete.

Nel turbinio di quei minuti, in cui è stato chiamato in causa anche il VAR, scende in campo un altro ex del match, Ciurria, che da queste parti ricordano tutti con molto affetto e un pizzico di nostalgia. Aver accorciato le distanze, dona insperato entusiasmo ai padroni di casa. Che potrebbero davvero pensare di riaprire il match con Butic su punizione e poi con Di Serio, che si vede mettere in corner il tiro da Pirola.

Il risultato, invece, nonostante Gytkjaer sfiori la doppietta personale, non cambia. Il 4-1 di Pordenone è la terza vittoria del Monza in trasferta. Un ritmo, lontano dalle mura amiche, che comincia ad essere quello di una squadra candidata alla serie A. I biancorossi, inoltre, hanno segnato almeno una rete per la diciassettesima partita consecutiva.

Una striscia record che, in mancanza di un vero bomber in attacco, testimonia una grande continuità di rendimento. Ora, c’è solo da sperare che l’U-Power Stadium, fortino appena violato per la prima volta, non diventi improvvisamente un porto da saccheggiare. Sarebbe un’inversione di tendenza, probabilmente fatale, rispetto alla prima parte di campionato.

Le foto sono di Buzzi

Marcatori: 19′ Valoti (M), 24′ Colpani (M), 65′ Valoti (M), 67′ Gytkjaer (M), 69′ Di Serio (P)

PORDENONE (4-3-1-2): Bindi; El Kaouakibi, Sabbione (66′ Barison), Dalle Mura, Anastasio (62′ Perri); Lovisa (77′ Zammarini), Torrasi, Deli (46′ Cambiaghi); Gavazzi; Butic, Mensah (46′ Di Serio). A disp: Perisan, Pasa, Bassoli, Candellone, Vokic, Iacoponi, Andreoni. All. Marchetto

MONZA (3-5-2): Di Gregorio; Sampirisi, Paletta, Carlos Augusto (58′ Pirola); Molina, Machin (79′ Favilli), Mazzitelli, Colpani (64′ Ciurria), Pedro Pereira; Valoti (79′ Barberis), Mancuso (64′ Gytkjaer). A disp: Sommariva, Donati, Bettella, Dany Mota, Caldirola, Siatounis, Antov. All. Stroppa

Arbitro: Marco Serra (Torino)

Ammoniti: Mensah (P), Mazzitelli (M), Sampirisi (M), Deli (P), Sabbione (P), Lovisa (P)

Note: Tempo sereno, terreno in buone condizioni.

Recupero: 0′ pt, 3′ st

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