Si è conclusa con una archiviazione per infondatezza della notizia di reato, essendo gli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari non idonei a sostenere l’accusa in giudizio, il terzo filone dell’inchiesta Gelsia.
La vicenda giudiziaria e la conseguente archiviazione, ha riguardato l’ex presidente di Gelsia Srl Francesco Giordano, l’allora presidente di AEB Maurizio Bottoni e l’ex membro del consiglio di AEB Gabriele Volpe.
Il terzo filone, pendente avanti il Giudice per le Indagini Preliminari di Monza, e conclusosi ora con l’archiviazione, trae origine dall’inchiesta partita nel 2017 che vide coinvolto l’allora sindaco di Seregno Edoardo Mazza, accusato di presunti rapporti illeciti con Antonino Lugarà e esponenti della ‘ndrangheta brianzola.
Per Gelsia, la multiservizi municipalizzata brianzola con 600 dipendenti, attiva in oltre cinquanta comuni della provincia, le ipotesi di reato erano corruzione e turbativa d’asta. La magistratura monzese, infatti aveva attenzionato la società dopo l’acquisto, da parte di AEB nel 2013 di un immobile sito in via Colzani a Seregno, che sarebbe stato pagato al costruttore Giorgio Vendraminetto una cifra eccessiva.
“ Sono sollevato dalla notizia dell’archiviazione. Si chiude finalmente un capitolo complicato della mia vita. Quello che forse mi ha addolorato di più è stato il comportamento del Partito, e del Coordinamento Provinciale di Forza Italia, che io pensavo essere amici. Con grande sorpresa e delusione, invece, mi hanno isolato e ignorato subito dopo la notizia della mia iscrizione nel registro degli indagati. Una miseria umana.” Non le manda a dire Francesco Giordano
commenta