Il ricordo

Tranquillo Casiraghi torna a casa: la pietra d’inciampo ad Aicurzio in sua memoria fotogallery

E' stata posata questa mattina, 9 febbraio, la pietra d'inciampo per non dimenticare il sacrificio del cittadino aicurziese deportato prima a a Mauthausen e poi a Gusen, dove venne barbaramente assassinato il 24 aprile del 1945

tranquillo casiraghi
La pietra d'inciampo posata oggi, 9 febbraio 2022

Aicurzio. Questa mattina, mercoledì 9 febbraio, è stata posata una nuova pietra d’inciampo in memoria di Tranquillo Casiraghi, cittadino aicurziese deportato e assassinato il 24 aprile del 1945 al campo di concentramento di Gusen. Così, grazie all’iniziativa dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Matteo Baraggia e l’Anpi di  Bernareggio, Aicurzio, Carnate, Ronco, Tranquillo può finalmente tornare a casa.

Alle 9 di questa mattina, si è svolta la cerimonia di posta della pietra di inciampo nel comune di Aicurzio.

Tranquillo Casiraghi
la pietra d'inciampo in memoria di Tranquillo Casiraghi

CHI ERA TRANQUILLO CASIRAGHI

Risiedeva nel paese natale in piazza della Chiesa al civico 4 ed era coniugato con Giuseppina Parma, sposata negli anni ’30 e da cui ebbe tre figlie: Maria, Enrica e Carla. Classe 1901, Tranquillo Casiraghi era impiegato come  aiuto montatore alla “Breda” di Sesto San Giovanni. Ed è proprio lì, fuori dalla fabbrica, che venne arrestato: era il 15 marzo del 1944. 

In quella settimana, infatti, si svolse un rastrellamento a seguito di alcuni scioperi dei giorni precedenti.  Prima venne rinchiuso nel carcere milanese di San Vittore e poi alla caserma Umberto I.

LA DEPORTAZIONE

Matricola 61.598. Ecco il numero che, fino a fine vita, ha identificato Tranquillo Casiraghi, il cittadino aicurziese che, dopo il suo arresto fuori dalla fabbrica, fu deportato prima a Mauthausen e poi a Gusen, dove venne barbaramente assassinato il 24 aprile del 1945, poche ore prima della liberazione, quando ormai la guerra era già finita.

Anpi di Bernareggio,Aicurzio,Carnate,Ronco
Anpi di Bernareggio Bernareggio, Aicurzio, Carnate, Ronco

Una fine terribile, a causa molto probabilmente di una minestra avvelenata. Per ricordare il suo sacrificio, l’Amministrazione Comunale insieme all’Anpi di Bernareggio Bernareggio, Aicurzio, Carnate, Ronco hanno posato una pietra d’inciampo in suo onore, riportando a casa definitivamente il concittadino Tranquillo Casiraghi.

IL MOMENTO DELLA POSA DELLA PIETRA D’INCIAMPO

LA GRAPHIC NOVEL DI DAVIDE PASSONI, PRONIPOTE DI TRANQUILLO CASIRAGHI

Testo tratto da “Isometria della memoria” (graphic novel di prossima pubblicazione), di Davide Passoni (pronipote di Tranquillo Casiraghi)

“Sono nato il 23 aprile del 1985. Quasi quarant’anni prima, il 24 aprile 1945, il mio bisnonno incontrò la morte per denutrizione e sfinimento, nel campo di concentramento di Gusen. I documenti ufficiali, che furono consegnati alla mia bisnonna vent’anni dopo, riportano la dicitura . Fu avvelenato e cremato dai nazisti (probabilmente ancora moribondo), come la maggior parte dei deportati, per cancellare le prove dello sterminio. Si chiamava Tranquillo. Non ho idea della sua storia, ma per qualche strana ragione sono sempre stato attratto dal suo nome. il suo volto mi è familiare per via della foto sulla lapide del cimitero. Conosco molto poco della sua vita, Non ho informazioni di come e quando conobbe sua moglie, se fossero felici: ebbero però dei figli, tra cui mia nonna Enrica, Casiraghi di cognome. Angelo Passoni, marito di Enrica, mio nonno, morì quando mio padre e suo fratello erano ancora ragazzini: questo non ha impedito a Pasqualino, per gli amici Mino, di studiare, trovare un lavoro stabile e soprattutto di appassionarsi all’atletica leggera, sport che gli permise di conoscere la campionessa italiana Laura Faccio, mia madre. Una serie di circostanze del tutto casuali e fortuite hanno fatto sì che io fossi il risultato delle storie di questi uomini e donne. Un attimo prima, o un attimo dopo, una minima variazione tra la successione di questi eventi avrebbe potuto togliere la mia voce in capitolo lungo la linea temporale in cui esisto. Queste persone hanno affrontato tragedie e drammi familiari, avventure e piccole incredibili storie quotidiane: oggi io vivo con la consapevolezza di essere il loro vettore-memoria.”

graphic novel tranquillo casiraghi

www.solodavidepassoni.com

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