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Percorrono 280 chilometri per mangiare da PizzAut: la storia di mamma Elisa

21 marzo 2022 | 14:39
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Percorrono 280 chilometri per mangiare da PizzAut: la storia di mamma Elisa

Da Asti fino a Cassina de’ Pecchi: un viaggio per tornare nel ristorante dove la piccola Sofia, affetta da autismo, ha trovato il bicchiere che le ha permesso di imparare a bere in autonomia abbandonando definitivamente il biberon

Da Asti fino a Cassina de’ Pecchi. Un viaggio di 140 chilometri all’andata e 140 chilometri al ritorno, per un totale di 280 chilometri, per mangiare una pizza da PizzAut: è questa la storia, condivisa sui social da Nico Acampora, di mamma Elisa e della sua famiglia. Una mamma speciale, come la definisce Nico, perché anche Elisa ha una figli affetta da autismo e che, proprio grazie a PizzAut, ha abbondonato definitivamente il biberon per bere dal bicchiere: un traguardo non scontato. Non solo, ma armata di impasto e grembiule, Sofia, si è cimentata anche nella preparazione della pizza.

La storia di mamma Elisa e della sua piccola Sofia

“Mia figlia, Sofia di 7 anni è autistica e la prima volta che siamo venuti qui a PizzAut era novembre – racconta mamma Elisa in un video pubblicato sulla pagina social della pizzeria di Nico Acampora – c’eravamo trovati bene e, giustamente, quando ti trovi bene in un posto poi ci torni”.

A legarli emotivamente a questo posto, oltre alla buona pizza, però c’è anche un bicchiere: “Sofia non beveva in autonomia dal bicchiere, ma dal biberon – spiega – poi grazie al bicchiere di PizzAut, e al lavoro fatto con la sua educatrice, ora ha abbandonato definitivamente il biberon e beve in autonomia, ma solo da questo bicchiere”.

Bicchiere che, ovviamente, li ha seguiti da Asti fino a Cassina de’ Pecchi, perché la piccola Sofia se lo porta ovunque.

Sofia, futura pizzaiola di PizzAut

La prima volta che mamma Elisa insieme alla sua famiglia era stata al ristorante dei ragazzi autistici di Nico Acampora, era ritornata a casa con alcuni gadget, tra cui il grembiuli di PizzAut. Sofia, qualche giorno fa, insieme alla sua educatrice ha svolto un laboratorio sensoriale di manipolazione realizzando proprio una pizza.

“Tra una decina di anni Sofia allora sarà pronta per venire a lavorare da noi – commenta Nico Acampora nella diretta postata sui social – mi emoziona che lo voglia indossarla ogni volta: un laboratorio di manipolazione che alla piccola Sofia piace molto, oltre ad essere per lei molto utile. Il tutto si svolge con le Pets e la Comunicazione Aumentativa perchè la piccola Sofia non è ancora verbale ma sta facendo progressi enormi ogni giorno”