Monza, 4 associazioni sotto l’Arengario per parlare di donne: “Siamo qui per la parità: c’è ancora tanta strada da fare”

10 marzo 2022 | 14:30
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Monza, 4 associazioni sotto l’Arengario per parlare di donne: “Siamo qui per la parità: c’è ancora tanta strada da fare”
Un momento dell'iniziativa che si è svolta sabato 5 marzo sotto l'Arengario di Monza

6 ore in Piazza, 4 Associazioni coinvolte: si è parlato di donne ma anche di Ucraina, e della resilienza che il genere femminile sta dimostrando in queste drammatiche ore.

Monza. Hanno scelto di accendere i riflettori sulle donne, facendo squadra e occupando per un giorno interno uno degli spazi simbolo della città di Monza, l’Arengario. CADOM, QDonna, ArcoDonna e Associazione Mosaico: sono loro le 4 associazioni brianzole che sabato 5 marzo, a pochi giorni dalla giornata internazionale della donna, hanno organizzato una manifestazione per celebrare la figura femminile a 360 gradi. Lo hanno fatto con testimonianze, racconti, pannelli illustrativi, casi studio, storie, flash mob. E lo hanno fatto – soprattutto – tra più generazioni, coinvolgendo anche alcune classi delle scuole superiori monzesi. Il risultato? Si parla di donne e non solo l’8 marzo. 

Generico marzo 2022

“Siamo contente di come è andata – ci spiega Marilena Arena, Cadom Monza – avendo scelto l’Arengario c’è stato un bel via vai. Penso che ci sia ancora molto da fare sui temi di genere e sulla parità, ma momenti di incontro e di discussione possono aiutare molto. Ci siamo mosse in gruppo, in squadra noi donne che abbiamo organizzato questa giornata e penso sia stata la carta vincente per la buona riuscita dell’iniziativa. Un elemento di forza è stato sicuramente la presenza dei giovani e delle giovani. Noi come Cadom andiamo spesso nelle scuole elementari, medie, superiori a parlare dei temi che ci stanno a cuore. C’è ancora tanto da fare: io ho notato una certa emancipazione delle ragazze e delle adolescenti di oggi, eppure nelle scuole superiori è dove abbiamo più difficoltà. Un paradosso? Sì, ma anche uno spaccato realistico della società: si percepisce da alcune risposte, da alcuni approcci, da alcune mancanze di consapevolezza che il patriarcato è ancora molto forte”.

“Fino all’ultimo siamo state indecise se fare davvero questa iniziativa – prosegue Laura Morasso di ArcoDonna. – Le notizie che arrivano dall’Ucraina sono dolorose e strazianti. Siamo comunque scese in piazza per non dimenticare a noi stessi e agli altri che è importante continuare a presidiare i temi delle donne e parlarne anche in questi giorni. All’Ucraina abbiamo anche voluto dedicare un momento speciale della nostra giornata: un piccolo flash mob conclusivo per aggiungerci alle voce dei tanti che in questi giorni chiedono la fine delle ostilità. Noi abbiamo messo l’accento sulla resilienza delle donne: sono contenta, in questo buio che ci circonda, di aver preso parte come cittadina e come donna ad un momento del genere”.