Monza. Dove va la città? Comitati e associazioni provano a raccontarlo nel Libro Bianco 3.0

Conoscere una città vuol dire studiarla, coglierne le problematiche, proporre soluzioni. Con questo spirito è stato realizzato il Libro Bianco 3.0, la pubblicazione sullo “stato dell’arte” della città di Monza a cura del Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni monzesi.
Monza. A quattro anni di distanza dall’ultima pubblicazione – era il 2018 – il Coordinamento di Associazioni e Comitati cittadini monzesi torna a fare il punto sulla città a 360 gradi. Lo fa con un documento, che arriva alla fine del mandato Allevi e dopo la pandemia, che ha di fatto cambiato non solo le nostre vite ma ha messo in discussione e forse ripensato come mai prima d’ora il rapporto tra uomo, città e spazi pubblici. Si tratta del Libro Bianco 3.0, una pubblicazione di circa un centinaio di pagine realizzata dal Coordinamento, che ha l’obiettivo di accendere i riflettori sulla vita dei quartieri monzesi e sulle fragilità ancora “sospese” del capoluogo brianzolo. “Temi basilari – spiegano i comitati – su cui fondare il futuro di Monza”.
A farla da padrone sono i temi ambientali. Nel documento si parla dell’esigenza di spazi verdi, del recupero di aree dismesse, di inquinamento, di rigenerazione urbana, della necessità di respirare aria pulita. Anche e forse soprattutto con casi concreti, più volte finiti al centro del dibattito e della cronaca, come quello di Asfalti Brianza a Sant’Albino o il caso dell’Ex Feltrificio Scotti il cui nuovo progetto è stato presentato solo pochi giorni fa (ne abbiamo parlato qui).

A parlare sono anche le nuove generazioni: il primo contributo è infatti affidato alle ragazze e ai ragazzi di Fridays For Future Monza, tra i protagonisti dei numerosi appuntamenti in piazza che hanno animato gli ultimi anni. E poi la vita e la storia recente dei quartieri: quello di Sant’Albino, di San Donato/Regina Pacis, di Buon Pastore, per citarne alcuni, forse i più mediatici della cronaca monzese, i cui riflettori sui problemi sono spesso stati accesi dai comitati stessi. Non mancano infine le riflessioni: quelle sull’esperienza della FOA Boccaccio, sulla legalità in Brianza, e ovviamente alcuni spunti sulla rigenerazione urbana, a cura di Giorgio Majoli, portavoce Coordinamento Associazioni e Comitati di Monza.

Vero protagonista del documento è la partecipazione dei cittadini monzesi nella vicende della città. Una partecipazione che è cresciuta molto negli ultimi anni. Oggi il Coordinamento, nato nel lontano 2011, conta circa 20 realtà tra associazioni culturali, ambientaliste, sociali e i comitati. Il Libro Bianco 3.0 è il terzo tassello realizzato per parlare in modo strutturato e approfondito dello stato della città: la prima pubblicazione venne realizzata nel 2015; la seconda nel 2018. Il documento pubblicato pochi giorni fa è ora reperibile su un’apposita pagina Facebook.
“Presentare il Libro Bianco 3.0 in questo momento storico per noi significa credere in un “progetto di città” che segni un cambio di passo – chiarisce il Coordinamento. – È arrivato il momento di affermare, ancora una volta, la necessità di “cambiare strada”, di abbandonare quelle scelte scellerate, soprattutto in campo urbanistico e non solo, che hanno profondamente segnato, in questi anni, il volto della nostra città”.