In Villa Borromeo la mostra “Sguardi di Memoria” del maestro Canino insieme ai ragazzi della Media Stoppani

Sarà possibile vistare la mostra, ad ingresso gratuito, in Villa Borromeo nei giorni di apertura al pubblico: sabato 19 e domenica 20 marzo ore 15-18
Arcore. C’era l’emozione di aver fatto un qualcosa in grande in Villa Borromeo mercoledì 16 marzo all’inaugurazione della mostra “Sguardi di memoria. Quello che della storia non sapevamo” del maestro Georges de Canino. La mostra sarà ospitata nella storica villa arcorese fino a domenica 20 marzo. La rassegna artistica che narra con elaborati dei ragazzi affiancati alle opere di Canino, di tematiche legate alla Shoa, è itinerante e ha coinvolto i ragazzi della scuola media Stoppani che da settembre sono impegnati nel progetto “Didattica della Shoah”, linea rossa che ha unito i lavori degli alunni e che ha portato a questa mostra.
Sono 400 i ragazzi coinvolti
I ragazzi coinvolti nel percorso didattico di approfondimento delle tematiche di educazione alla cittadinanza attiva sono stati circa 400 suddivisi in 19 classi. Le prime e le seconde medie hanno letto e rielaborato il libro “La storia della nonna bambina” di Susanne Raweh, breve libro, una poesia in prosa, che racconta la tragedia della Shoah. Le terze medie si sono focalizzate sul libro di Edith Bruck, il Pane Perduto.
Gli elaborati (dipinti, racconti, poesie) in parte in mostra all’interno delle sale di Villa Borromeo, sono interventi che partono proprio da queste letture e che si sono sviluppati intorno alle tematiche del rispetto delle diversità, viste e percepite come elementi arricchenti, del rispetto dell’individuo e della vera rappresentazione della pace intesa come conoscenza e reciproca accettazione e condivisione tra i popoli.
Il commento del Sindaco
Tematiche quantomai attuali, come ha sottolineato l’assessore alla Cultura Evy De Marco, in questo momento storico che stiamo vivendo. “Il tema affrontato nella mostra – ha affermato l’assessore alla Cultura di Arcore De Marco riferendosi alla Shoah – è un tema duro, ancora più duro ora. Abbiamo però nelle mani delle armi che ci consentono di avere ancora più forza nel combattere: le armi della cultura che sono la bellezza e l’arte. Parliamo, in questa mostra, anche di una tragedia attraverso il linguaggio dell’arte“.
“Non c’è solo un giorno per ricordare – ha commentato il sindaco Maurizio Bono -. Deve essere un processo continuo perché l’indifferenza è la cosa peggiore. Ecco l’importanza di coltivare concretamente, con iniziative come queste, la memoria”.
All’inaugurazione della mostra era presente una delegazione della scuola Stoppani guidata dalla dirigente scolastica Marta Chioffi, dalla vicepreside Paola Moretti, dagli insegnati di lettere Enrico Motta, Barbara Buchiccio e Alessandra Forbiti che hanno accompagnato una decina di ragazzi in rappresentanza dell’intero istituto.

La mostra è patrocinata, oltre che dal Comune di Arcore, anche da “Fondazione Museo della Shoah”, “Progetto Memoria”, “Associazione Nazionale Ex Deportati”, “Museo della Liberazione” di Roma, “Comunità Ebraica di Roma”, “Unione Cristiana Evangelica Battista”, “Istituto di Istruzione Superiore Largo Brodolini” di Roma, “Centro Internazionale per l’Arte Antinoo”.
Sarà possibile vistare la mostra, ad ingresso gratuito, nei giorni di apertura al pubblico: sabato 19 e domenica 20 marzo ore 15.00-18.00, con visita guidata. Ingresso consentito solo ai possessori di Green Pass Rafforzato e con mascherina FFP2.