Sanità

Ospedale di Seregno, tra i centri pubblici leader nel campo della riabilitazione

Consolidamento e lo sviluppo della Neuro Riabilitazione. Il commento di Claudia Righini, referente per la gestione della Macro Attività Ambulatoriale Complessa (MAC) e del Day Hospital di Neuro Riabilitazione e Silvia Premoselli, primario della Riabilitazione Specialistica Neuromotoria

Claudia Righini e Silvia Premoselli ospedale seregno
Da sinistra, Claudia Righini e Silvia Premoselli

Seregno. L’Ospedale di Seregno si conferma tra i centri pubblici leader nel campo della riabilitazione. Non a caso il trattamento riabilitativo intensivo dei pazienti neurologici (che hanno superato la fase più acuta della loro patologia: un ictus, ad esempio, o un trauma cranico) registra, nelle ultime settimane, un notevole cambio di passo.

“I nostri sono pazienti che hanno bisogno di sottoporsi ad un ciclo impegnativo e corposo di riabilitazione per affrontare le loro difficoltà motorie, ma anche di linguaggio o di deglutizione”, spiega Claudia Righini, referente per la gestione della Macro Attività Ambulatoriale Complessa (MAC) e del Day Hospital di Neuro Riabilitazione. Pazienti già degenti presso i tre presidi ospedalieri per acuti di ASST Brianza (Vimercate, Desio e Carate), poi da lì dimessi, ma anche da centri afferenti ad altre ASST.

A Seregno i trattamenti erogati non sono solo intensivi, ma anche di alta specializzazione. “Tra essi – continua Claudia Righini – la TDCS, che pochissime altre strutture utilizzano, per stimolare la ripresa del tessuto cerebrale post ictus: un trattamento fortemente raccomandato nella fase, appunto post acuta dello stroke. Da segnalare poi – continua la specialista dell’Ospedale di Seregno – l’infiltrazione con Tossina Botulinica, per il trattamento della spasticità, anche in questo caso, post evento cerebrovascolare. Oppure il trattamento delle disfagie (difficoltà a deglutire) che si avvale anche di uno studio strumentale per la valutazione del trattamento, la fibrolaringoscopia”.

“In altri centri è davvero difficile avere a disposizione – sottolinea Silvia Premoselli, primario della Riabilitazione Specialistica Neuromotoria –un’offerta così completa e innovativa, con la disponibilità di una équipe multidisciplinare unica che comprende le figure del neurologo, del fisiatra, del neuropsicologo, del nutrizionista, dell’operatore infermieristico, del fisioterapista, masso terapista, logopedista, terapista occupazionale”.

Naturalmente il paziente neurologico è un paziente complesso: “per questo – aggiunge il primario – il nostro team valuta, innanzitutto, tutte le sue chance riabilitative dopo il trauma, l’evento o la neuropatia sofferta per prestare il trattamento adeguato a renderlo più abile, a superare o ridurre e limitare le sue problematiche”.

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