L’Ucraina chiama e Seregno risponde: “Non appena arriveranno i profughi noi pronti ad accoglierli”
2 marzo 2022 | 14:46

Il sindaco di Seregno, Alberto Rossi
Nei giorni scorsi il sindaco brianzolo, Alberto Rossi, ha avuto l’opportunità di parlare direttamente con un membro dello staff del sindaco di Kiev.
Seregno. L’Ucraina chiama e Seregno risponde. Nei giorni scorsi il sindaco brianzolo, Alberto Rossi, ha avuto l’opportunità di parlare direttamente con un membro dello staff del sindaco di Kiev. Questo per supportare il coordinamento della raccolta di aiuti, sostanzialmente cibo e medicinali, promossa dalla comunità ucraina seregnese che partirà nella giornata di domani, in particolar modo per quanto riguarda la logistica e l’arrivo di questi beni.
“Questa telefonata è stata un momento forte. È stata l’occasione per portare in maniera davvero diretta la vicinanza di tutta la nostra comunità di Seregno, e per dire a chi sta vivendo questo disastro (“disaster” è proprio la parola che hanno utilizzato da Kiev) che siamo a disposizione per ogni forma di aiuto” ha spiegato Rossi.
“Oltre che con la comunità ucraina, siamo in costante contatto con l’associazionismo e il terzo settore, in particolare con la nostra casa della Carità e quindi con Caritas Ambrosiana, che in queste ore ha rivolto un appello per una raccolta fondi, così come altre realtà come Croce Rossa, Unhcr, Avsi, Emergency. In questo momento fornire sostegno economico a queste realtà e alle altre che operano sul territorio ucraino può essere la cosa più utile e immediata visto che non è semplice l’arrivo di beni in Ucraina ora” ha aggiunto il primo cittadino. Per aiutare la popolazione martoriata dal conflitto, l’Amministrazione ha anche pesato di dare il via, nei prossimi giorni, a una raccolta di beni di prima necessità proprio in Comune, per le persone che arriveranno.
Per quanto riguarda la rete di accoglienza diffusa, il sindaco Rossi ha spiegato di essere già al lavoro con tutte le forze per farsi trovare pronti non appena arriveranno i profughi, che secondo l’Onu sono già ora più di 600mila. L’Amministrazione seregnese, infatti, ha già dato piena disponibilità alla Prefettura di Monza e Brianza e nei prossimi giorni riceverà tutte le indicazioni per l’accoglienza. “Sarà necessario uno sforzo collettivo: non basteranno le forze, e soprattutto gli spazi del Comune, è fondamentale per noi coordinarci con la Comunità pastorale, con le realtà dell’associazionismo e del terzo settore, come già abbiamo iniziato a fare, ma anche con i privati: al di là di alcuni contatti già presi da noi, nei prossimi giorni valuteremo anche con quali modalità poter coinvolgere chiunque abbia un appartamento sfitto e sia pronto a metterlo a disposizione per l’accoglienza” ha aggiunto il borgomastro.