
Per il Teamservicecar è già ora di ritornare in pista; questa volta l’avversario sarà la squadra veneta, e l’unico risultato utile per risalire la china è la vittoria: bissare dunque il successo ottenuto nell’ultima giornata.
Monza. Lunedì scorso il Teamservicecar ha battuto il Matera per 6-4, punteggio che potrebbe essere sub iudice, a causa del fischio finale anticipato, avvenuto a 6’17” dal termine, quando, dopo tre cartellini blu, i lucani sono rimasti in pista con due soli giocatori di movimento, contravvenendo all’articolo 11, comma 1b del regolamento, che prevede in pista un minimo di tre giocatori di movimento.
La vittoria ha consentito al Teamservicecar di lasciarsi alle spalle una striscia negativa tra le più lunghe da quando Monza è tornata protagonista in serie A1. Un successo che ha sbloccato la classifica, permettendo ai ragazzi di Colamaria di effettuare un controsorpasso al Sandrigo, avversario di sabato in una sfida alquanto delicata, con i tre punti in palio che valgono doppio.

Per Sergi Tornè, è tempo di azzerare ogni pensiero negativo e guardare avanti: “Dopo Matera è nata un po’ di preoccupazione – afferma il catalano – soprattutto per la stanchezza che abbiamo mostrato nei minuti finali. Una situazione delicata, che abbiamo analizzato già il giorno successivo e che mi sembra già alle spalle. Abbiamo giocato un mini-ciclo intenso, con 4 gare in 9 giorni (a Montebello, con il Trissino, a Lodi e con il Matera) che non è andato come volevamo, così abbiamo preso la decisione di ricominciare da zero”.
L’imperativo è dimenticare le tante vittorie sfumate e le sconfitte cocenti e ripartire da solide certezze, le stesse che la scorsa stagione hanno permesso di vivere un marzo sfavillante: “Già dall’allenamento di martedì ho visto molto bene la squadra, con una grande voglia di far bene e il morale generale è più sollevato. – prosegue Torné – E anche la mia schiena sembra non darmi problemi”.

Sabato la posta in palio sarà davvero importante: “Contro il Sandrigo sarà una partita molto complicata – conclude il 66 -, in cui noi dovremmo giocare una grande fase difensiva, evitando di lasciare contropiedi, impostando la nostra forma di gioco, aumentando la velocità, l’intensità del gioco senza palla e la verticalità, sfruttando le ripartenze. E ritroveremo anche la “confianza”, la confidenza con il gol. Sarà importante evitare di lasciare giocate facili e dovremo mostrare il nostro carattere: il Sandrigo dovrà giocare la partita più complicata possibile. Siamo certi di fare bene e riusciremo a dare una gioia ai nostri tifosi, che ci supportano sempre con tanto entusiasmo”.