Guerra in ucraina

Usmate Velate si mobilita: raccolti già 35 scatoloni di alimenti e beni di prima necessità

Il comune ha già provveduto a registrare cinque rifugiati ucraini arrivati in questi giorni e ha comunicato che continuerà la raccolta a oltranza, finché ce ne sarà bisogno.

Raccolta a favore dell'Ucraina Usmate Velate
Il sindaco Lisa Mandelli, a destra, insieme a due volontari della protezione civile

Per dirla come avrebbe detto Gino Strada, medico fondatore di Emergency, non esiste una guerra giusta e tutte le guerre sono da condannare. Ma anche se imprescindibile, la condanna non basta. Per chi soffre, specialmente donne e bambini, vittime di forze più grandi di loro, è giusto, doveroso fare la propria parte per aiutare, anche se si è lontani e quella guerra non la si segue che dai telegiornali. Solo in Brianza sono decine le raccolte destinate agli ucraini, sia di fondi che di viveri, che vedono una sempre maggiore partecipazione da parte di cittadini e amministrazioni locali. Non è da meno il comune di Usmate Velate che, in collaborazione con quello di Brugherio, ha dato il via giovedì 10 marzo a una raccolta di cibo e beni di prima necessità per i rifugiati.

La destinazione finale è il campo profughi di Presov, in Slovacchia, dove già sono giunti a migliaia dall’Ucraina, il cui confine dista poco più di 120 chilometri. La città slovacca, come hanno fatto sapere dai comuni di Usmate e Brugherio, non solo ha chiesto assistenza umanitaria per le persone che sono arrivate, ma intende anche supportare la città ucraina di Mukachevo, con cui è gemellata, per cercare di sostenere i residenti spesso in grave difficoltà.

Raccolta a favore dell'Ucraina Usmate Velate

Alimentari non deperibili, prodotti per bambini, medicinali, generi per l’igiene personale come assorbenti, garze, cerotti. Davvero tutto può aiutare e ogni cittadino può fare la propria parte anche con un piccolo gesto – spiega il sindaco di Usmate Velate, Lisa Mandelli, presente insieme ai volontari della Protezione civile presso il centro di raccolta in Municipio. “Noi continueremo la raccolta, non abbiamo un tempo limite. E’ stato già smistato il primo carico ieri e noi abbiamo già raccolto 35 scatoloni solo nella giornata di giovedì. Nei prossimi giorni ci aspettiamo anche di più”. E aggiunge, con un sorriso intuibile nonostante la mascherina: “La risposta dei cittadini è stata molto positiva e tanti, in questi giorni, mi hanno interpellato personalmente per capire come fare la propria parte davanti a questa tragedia umanitaria”.

Raccolta a favore dell'Ucraina Usmate Velate

Quanto all’accoglienza, sono già cinque i rifugiati ucraini ospitati in città da parenti e amici, due donne con tre bambini. Una comunità, quella ucraina di Usmate Velate, piccola ma attiva che conta in totale 54 residenti registrati all’anagrafe. Non solo, il comune ha già provveduto ad intensificare la collaborazione sia con la parrocchia, sia con la Protezione civile perché come ha annunciato il sindaco Mandelli: “Non sappiamo ancora quanti ma ci stiamo preparando, già nei prossimi giorni, ad accogliere nuovi rifugiati, in prevalenza donne e bambini”.

Le voci dei cittadini

Per raggiungere l’importante numero di 35 scatoloni in appena più di un giorno di raccolta, è stato fondamentale l’apporto dei tanti cittadini che non ci hanno pensato due volte prima di tendere la mano verso chi, lontano ma vicino, ha un disperato bisogno di aiuto. Dopo giovedì, numerosa è stata anche la risposta sabato 12 marzo. Tra i donatori c’è ad esempio Serenella, che ha visto l’annuncio su una chat di vicinato e ha portato due scatoloni con coperte e alimenti per neonati. Avendo poi numerosi animali, tra cui due gatti e due cani, ai volontari consegna anche scatolette di cibo. “Anche loro soffrono – spiega. “Ho visto tante foto sui social di cittadini ucraini con in spalla o in braccio i loro animali. Il mio pensiero non può che andare anche a loro”.

Raccolta a favore dell'Ucraina Usmate Velate

Ma anche Lucia, residente da diversi anni a Usmate, si è sentita in dovere di fare la propria parte. “Ho due figli grandi, uno studia all’università. In questi giorni, lo confesso, mi sono sentita in colpa per stare così bene, per essere così fortunata da non dover assistere a una guerra nel mio paese. Ho portato assorbenti, biscotti per i bambini, omogeneizzati.  É vero, non ho assistito in prima persona alla guerra nascendo 15anni dopo la fine della Seconda, ma i miei genitori e i nonni sì”.

Raccolta a favore dell'Ucraina Usmate Velate

“Sacchi a pelo, trapunte, biscotti, pasta – esordisce Libero, figlio di un partigiano che aveva come nome di battaglia Dario e viveva a Brunate. “I soldati russi che vogliono la guerra, come la classe dirigente russa, sono degli assassini, nulla più, nulla meno. Non condivido il pensiero di chi dice agli ucraini di arrendersi. Posso capire cosa vuol dire lottare per la propria libertà e autodeterminazione. Oggi sono qui per donare quello che posso a chi la guerra la subisce”.

Per chi volesse contribuire alla raccolta è possibile farlo in Municipio, presso i locali della Protezione Civile, accendendo dal cortile interno, nei seguenti giorni ed orari: martedì, giovedì e sabato 9.30-11.30 e mercoledì 18-20.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta