Vimercate, apre il primo Emporio della Solidarietà della Brianza

L’arcivescovo Delpini inaugura il centro Caritas per gli aiuti alimentari a famiglie in difficoltà. A Lesmo e Carnate aprono due Botteghe
Apre anche a Vimercate l’Emporio della Solidarietà, il primo della Brianza e il 14esimo avviato finora dalla diocesi ambrosiana sul territorio attorno a Milano. Si tratta del sistema di centri curati dalla Caritas ambrosiana che permettono di fare la spesa a persone e famiglie in difficoltà: a Vimercate il “negozio” solidale per gli aiuti alimentari viene ricavato nel centro caritativo Santo Stefano in via Mazzini 35.
Gli Empori per i decanati, oppure le Botteghe della solidarietà per le singole parrocchie, hanno lo scopo di sostenere chi è in condizione di indigenza e fanno parte di un percorso di autonomia che ha l’obiettivo di superare la sola logica assistenziale del pacco alimentare. Il sistema funziona infatti con una tessera che viene data a famiglie individuate nei Centri di ascolto. Gli operatori degli Empori assegnano dei punti mensili ad ogni tessera in base alla composizione del nucleo famigliare e alle condizione socioeconomiche e con questi si può fare la spesa per alimenti o prodotti per l’igiene personale e la casa. Il patrimonio di punti va gestito dalla famiglia a seconda delle necessità e l’aiuto è a tempo determinato per evitare assistenzialismo e accompagnare le persone all’autonomia: la tessera dura 6 mesi, rinnovabili per altri 6. Gli operatori e i volontari degli Empori analizzano gli acquisti e aiutano a “spendere” i punti al meglio.
Nel decanato di Vimercate il primo Emporio della solidarietà della Brianza viene inaugurato sabato 19 marzo, alle 14 in via Mazzini 35, e sarà presente anche l’arcivescovo di Milano Mario Delpini, mentre da lunedì 21 marzo cominceranno anche ad operare due Botteghe a Lesmo e Carnate. La differenza è il bacino d’utenza: l’Emporio serve persone e famiglie di tutte le parrocchie di un decanato, mentre le Botteghe aiutano persone e famiglie di una singola parrocchia. A entrambe le strutture si accede con le tessere distribuite sulla base di un progetto che i beneficiari concordano con il Centro d’ascolto di loro riferimento.