Vimercate, nasce il gruppo di Cittadinanzattiva: “Affrontiamo assieme i problemi della sanità locale”

22 marzo 2022 | 10:11
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Vimercate, nasce il gruppo di Cittadinanzattiva: “Affrontiamo assieme i problemi della sanità locale”
La nuova Casa di Comunità aperta a metà gennaio davanti all'ospedale di Vimercate

L’associazione di difesa dei cittadini segue i temi di salute e servizi sociali sul territorio. Prima questione: la nuova Casa di Comunità

I problemi della sanità locale – dalla carenza di medici di base, alle liste d’attesa per esami e visite specialistiche e poi anche la questione della nuova Casa di Comunitàe il progetto di una medicina di prossimità – sono le questioni attorno a cui si è costituito anche a Vimercate un gruppo di Cittadinanzattiva. Un primo nucleo dedicato ai temi locali della salute e dei servizi sociali dell’ associazione che a livello nazionale opera in diversi campi per la difesa dei cittadini, quindi di coloro che sono utenti delle organizzazioni e delle aziende che forniscono servizi pubblici e privati.

L’obiettivo di Cittadinanzattiva è di creare un punto di riferimento per non far sentire soli i cittadini che incontrano problematiche con le grandi organizzazioni pubbliche e private che forniscono servizi e, per quanto riguarda il nuovo gruppo di Vimercate che ha come referente territoriale Pippo Natoli, sui temi della sanità locale “intendiamo studiare, raccogliere istanze, interagire con le istituzioni locali e dare informazione ai cittadini – si legge nella loro presentazione -. In pratica l’attività del gruppo si articolerà in un servizio di “Sportello al pubblico” e in una funzione di osservatori per la raccolta e la diffusione di dati e conoscenze sui servizi”.

Tra le prime questioni che Cittadinanzattiva Vimercate sta affrontando c’è quella dei servizi previsti dalla nuova Casa di Comunità, il nuovo presidio sanitario attivato lo scorso 20 gennaio da Asst Brianza nella palazzina di via Giuditta Brambilla (di fronte al parcheggio dell’ospedale di Vimercate, verso l’ingresso del pronto soccorso) per rafforzare le prestazioni sanitarie di base erogate sul territorio e per sgravare il carico sostenuto dall’ospedale per attività di sportello o meno specialistiche.

“Se da un lato annotiamo questa come una positiva risposta al disagio crescente di un pezzo della popolazione senza medico di base – segnala una nota di Cittadinanzattiva Vimercate -, d’altro canto stiamo vedendo nascere la nuova Casa di Comunità (CdC) a piccoli pezzi: un punto di accesso, un ufficio, due medici di base, qualche specialista, senza tuttavia avviare un cambio di visione nell’approccio organico al paziente”.

Per il gruppo vimercatese il sistema sanitario lombardo, caratterizzato da una centralità dell’assistenza ospedaliera e dall’equivalenza tra pubblico e privato nell’erogazione delle prestazioni mediche e specialistiche, ha generato l’indebolimento dei servizi di medicina di prossimità e quindi l’istituzione delle CdC nasce per superare questo stato di cose. Ma per essere efficace, sostiene Cittadinanzattiva, bisogna rendere la Cdc un “Punto Unico di Accesso e il riferimento – scrive – per i cittadini con lo scopo di potenziare, riorganizzare e integrare i servizi sanitari e sociali offerti sul territorio, per migliorarne la qualita, il coordinamento e l’attenzione per le fragilità esistenti nel territorio”.

Per questo viene proposto dal gruppo vimercatese un confronto pubblico sul territorio con la partecipazione di amministratori, operatori, associazioni e utenti: “Una Conferenza dei Servizi Locali – conclude Cittadinanzattiva – che parta da un chiaro progetto corredato da cronoprogramma di sviluppo preparato dalla locale Asst, per condividere obiettivi e impostazioni e per dare ai cittadini la corretta informazione su dove si vuole andare”.