
A provare rabbia anche Nico Acampora, fondatore di PizzAut, ma soprattutto papà di Leo, ragazzo nello spettro autistico che ha vissuto un’esperienza simile qualche tempo fa ma su un aereo.
Quanto accaduto a Genova, dove il 18 aprileuna comitiva di ragazzi con disabilità (27 persone + 3 accompagnatori) è stata costretta a scendere dal treno regionale 3075 Albenga-Milano perchè i loro posti, già prenotati, erano stati occupati da altri viaggiatori, lascia l’amaro in bocca. Solidarietà ai ragazzi e alle loro famiglie è giunta anche da Monza e Brianza dove, Nico Acampora, fondatore di PizzAut, ma in primis papà di Leo, ragazzo autistico che ha vissuto un’esperienza simile qualche tempo fa ma su un aereo.
“Durante il primo volo aereo con mio figlio Leo una signora si lamentatò perché il bambino era irrequieto. Ci disse che era un maleducato e noi pessimi genitori perchè non riuscivamo a tenerlo buono. Allora spiegammo alla signora che Leo era agitato perchè autistico al suo primo volo aereo e che non era un bimbo maleducato. La signora ci rispose con stizza “se è autistico tenetelo a casa, non fatelo viaggiare“. Ci rimanemmo malissimo. Colpiti dalle parole fredde, ignoranti e cattive della signora. Freddi, Cattivi ed Ignoranti sono stati anche gli uomini e le donne che ieri non hanno lasciato i posti sul treno ai ragazzi disabili. Ragazzi che avevano prenotato quei posti, posti a sedere a loro riservati e che quindi gli spettavano di diritto al di la della disabilità. La cattiveria e l’ignoranza di privati cittadini sono un tratto comune del viaggio in aereo di mio figlio e del il viaggio in treno dei ragazzi genovesi. La mia solidarietà al gruppo di ragazzi e alle loro famiglie: non siete soli, combattiamo tutti i giorni insieme a voi per costruire un mondo migliore di questo” commenta Acampora.
Sulla vicenda di Genova si sono espresse diverse associazioni di consumatori, tra cui il Codacons: “Una vicenda incresciosa, che suscita vergogna ed imbarazzo quella capitata sul treno regionale tra Genova e Milano, dove 27 persone disabili sono state cacciate dal convoglio in quanto i posti a loro riservati erano stati occupati da altri passeggeri che si sono rifiutati di farli sedere. I ragazzi sono stati costretti, con tutte le difficoltà del caso, ad abbandonare il treno per rientrare a Milano in autobus. Una vicenda disgustosa, vengono a mancare le normali regole di convivenza, ma non si può neanche far finta di niente dinnanzi ai soliti disagi di Trenitalia, che aveva previsto dei mezzi alternativi causa sostituzione del convoglio sul quale si viaggiava nella stazione di Savona, che poi ha generato il solito caos – afferma il Presidente Nazionale del Codacons, Marco Donzelli – quando accaduto lascia ancora più perplessi, perché Trenitalia deve fare in modo di garantire a coloro che ne hanno diritto i posti sui mezzi, e se ci sono delle violazioni far rispettare le regole, altrimenti è il far west. Per questo motivo presenteremo una denuncia/querela alla Procura della Repubblica chiedendo che i responsabili dell’accaduto vengano identificati e perseguiti secondo la legge.”
Trenitalia ha affidato le sue parole a una nota stampa ufficiale: “Ieri 18 aprile Trenitalia aveva riservato sulla prima vettura del treno regionale 3075 Albenga-Milano i posti necessari a far viaggiare da Genova a Milano una comitiva di persone con disabilità (27 persone + 3 accompagnatori). Sul treno, arrivato a Genova Piazza Principe in ritardo per un precedente atto vandalico, che aveva costretto a cambiare tipo di convoglio a Savona, sono saliti numerosi viaggiatori occupando tutti i posti, compresi quelli tenuti e rimasti fino a lì liberi per la comitiva. A quel punto il personale di assistenza alla clientela è salito a bordo per invitare le persone a liberare quei posti. Dopo circa venti minuti, nell’impossibilità di persuadere i clienti e permettere alla comitiva di viaggiare seduta e in maniera confortevole, com’era previsto, Trenitalia ha individuato una soluzione alternativa, utilizzando un pullman sostitutivo. E’ stata quindi fornita a Genova la massima assistenza, consegnando a ciascuno un kit con snack e bevande, accompagnandoli ai servizi igienici e, successivamente, al pullman per raggiungere Milano. Trenitalia, esprimendo vivo dispiacere e sdegno per l’accaduto, rimborserà integralmente il biglietto a tutti i partecipanti e conferma il proprio impegno a tutelare il diritto alla mobilità di tutti, in particolar modo di chi, per poterne godere pienamente, necessita di ogni doverosa attenzione: professionale, organizzativa e di comune senso civico”.