Intervista

Lesmo Amica, intervista al candidato sindaco Francesco Montorio

Abbiamo incontrato Francesco Montorio, candidato sindaco della lista Lesmo Amica che si presenta alle elezioni comunali rinnovata.


Lesmo. Il giorno delle elezioni si avvicina e nella Beverly Hills della Brianza a sfidarsi ci saranno quattro liste. Abbiamo incontrato Francesco Montorio, candidato sindaco della lista Lesmo Amica che si presenta alle elezioni comunali rinnovata.

INTERVISTA A FRANCESCO MONTORIO

Francesco Montorio, ci racconti di lei.
Con piacere. Ho 60 anni, sono nato a Napoli e finiti gli studi ho vissuto per diversi anni, con mia moglie Marilena, tra la Lombardia e il Veneto. Da 22 anni abbiamo scelto Lesmo, per viverci e crescere le nostre figlie. Mi sono laureato in Giurisprudenza e ho lavorato presso importanti gruppi europei. Ho ricoperto posizioni di responsabilità nelle aree marketing, commerciale e formazione. Sono particolarmente sensibile alle esigenze delle persone fragili, alla difesa del verde e del territorio e ai diritti dei lavoratori. Sono stato dirigente sindacale e partecipo all’associazione pro-labour «Comma2 Lavoro è Dignità». Sono nel direttivo Nazionale del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale e realizzo incontri sulla Costituzione per diffonderne i valori nei quali mi riconosco. Ho tenuto anche docenze universitarie. Amo la musica e gli animali. Tra gli sport praticati mi ha particolarmente colpito il silenzio sperimentato durante le immersioni subacquee. Sono autore di articoli su quotidiani on line come il Fatto Quotidiano e Volere la Luna, Vorrei e Left.

Come si è arrivati alla sua candidatura? Perché della attuale amministrazione solo il vice Sindaco pare sia in lista?

Diversi di loro avevano già annunciato di non ripresentarsi per motivi personali o professionali. Altri non hanno accettato la richiesta pervenuta dalla maggioranza dei sostenitori: quella di un forte rinnovamento nel segno dell’esperienza e dei valori fondanti di Lesmo Amica. Da apprezzare il comportamento del sindaco Roberto Antonioli che, con un gesto di grande onestà intellettuale, ha mantenuto fede al suo impegno di non proseguire oltre i due mandati e, pur invitato, non è entrato nella nuova squadra di Lesmo Amica. Colgo l’occasione per ringraziare ancora lui e tutti i componenti dell’amministrazione per l’impegno profuso in questi anni, non sempre facili.

Il vice sindaco Franchini invece?

Voleva il rinnovamento e impersona proprio quell’esperienza di dieci anni di amministrazione alla quale accennavo.

Tra gli altri candidati chi teme di più?

Non si deve temere alcuno e rispettare tutti. Poi il confronto è sui programmi, sulle proprie storie personali e sui profili dei candidati. La squadra è importante. Lesmo Amica si presenta con persone di alto spessore e competenze: nella gestione del bilancio comunale, nella gestione dei servizi sociali, nell’urbanistica, nella pianificazione e gestione aziendale, nel controllo normativo e del rispetto delle regole, nello sport, nella scuola, nella comunicazione e anche su un argomento particolarmente caro agli amanti degli animali, essendo con noi una appassionata di allevamento di cani. Tutte persone pronte, con entusiasmo, a mettere al servizio dei Lesmesi le proprie esperienze.

Oltre ai volti nuovi, in cosa consiste il rinnovamento?

Per noi il punto più importante è la condivisione e la comunicazione coi concittadini. Vogliamo quindi realizzare un Comune con «le porte aperte» e l’impegno a frequenti incontri sul territorio (California, Gerno, Lesmo, Peregallo) per un permanente confronto su quanto si sta realizzando.
In questo contesto di “dialogo costante”, tante sono le iniziative presenti nel programma. Ne cito solo alcune che mi impegneranno personalmente come il «caffè col Sindaco», per conoscerci sempre meglio e l’“assessore alle piccole cose” per rispondere ai «piccoli problemi quotidiani» segnalati dai concittadini mentre si lavora ai grandi progetti. Come per esempio il Centro Civico e la Mediateca di cui seguiremo al meglio la realizzazione proprio per riportare i lesmesi, soprattutto i giovani, a vivere la nostra città, realizzando ulteriori spazi e iniziative culturali, anche per loro. Impegno primario comunque sarà sempre la costante attenzione alle fragilità e alle Associazioni del territorio.

A proposito dell’ex asilo via Ratti e delle polemiche sui costi, cosa ci dice?

È curioso che molti si lamentano perché a Lesmo non si fanno grandi operare poi, quando ci si attiva per realizzarle, arrivano critiche e polemiche. Innanzi tutto ricordiamoci che questi lavori erano nel programma di una lista che ha ricevuto il 60% dei consensi degli elettori. Ricordiamoci che stiamo parlando di ristrutturare in modo completo e con i migliori interventi (per esempio, le fondamenta verranno rese antisismiche) un edificio storico di Lesmo e rappresentativo della sua Comunità. Ricordiamoci ancora che diventerà un centro di aggregazione sociale per tutti, giovani compresi, ai quali si dedicano sempre troppo pochi spazi. Poi, forse sbadatamente, ci si dimentica pure di dire che nei costi rientra anche un nuovo edificio polifunzionale e che verrà anch’esso realizzato con le migliori novità tecniche. Un edificio dove, oltre ad altri spazi per i concittadini e le associazioni, potrebbe trovare nuova sede anche il “centro anziani” (valuteremo insieme le opzioni migliori per loro). I costi logicamente non sono bassi, ma sono coerenti sia con la validità delle opere sia finanziariamente, come è ampiamente certificato in documenti pubblici.
Poi, a proposito di opere costose e che non servono ai Lesmesi e anzi, ne arrecheranno danno, come mai alcuni non parlano della Pedemontana? Un’opera dannosa per il territorio e in controtendenza, visto che con lo smart working ci sarà sempre meno bisogno di muoversi su grandi distanze per lavorare. Lesmo Amica difende l’interesse dei concittadini e ribadiamo il nostro NO a quest’opera e faremo di tutto, per quanto possibile, per contrastarla o almeno ridurne gli effetti deleteri per l’ambiente e per il futuro delle nostre generazioni.

Progetti ambiziosi.

Come meritano Lesmo e i lesmesi. Dobbiamo però collaborare tutti per fare di Lesmo un modello virtuoso di vivibilità e sicurezza, oltre che di sviluppo culturale. Un Comune a cui appartenere con orgoglio e dove tutti si sentano rappresentati al meglio, con i loro bisogni e le loro risorse.
Ci sono tante cose già avviate da completare, tanti progetti da realizzare, tante esigenze da rispettare. Facciamolo insieme. Per una Lesmo sempre più Amica. Uniti nel segno dei valori della Costituzione.

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