Folle speronamento a Monza, calci e pugni contro gli agenti della Polizia

Prima ha speronato delle auto in sosta, poi si è lanciato contro le auto della Polizia che cercava di fermarlo.
Monza. Prima ha speronato delle auto in sosta, poi si è lanciato contro le auto della Polizia che cercava di fermarlo. Sirene nella notte a Monza. Il fatto è accaduto ieri, lunedì 4 aprile, verso la mezzanotte. Su segnalazione della centrale operativa, gli equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volanti della Questura di Monza e Brianza, impegnati nell’ordinaria attività di controllo del territorio monzese, unitamente agli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, si sono messi sulle tracce di una Ford Fiesta, il cui conducente stava mettendo a repentaglio la sicurezza stradale in direzione di Viale Cesari Battisti, procedendo al alta velocità e tentando di speronare le auto in transito.
Gli equipaggi hanno intercettato l’auto segnalata ponendosi al suo inseguimento e cercando di arrestarne la marcia. Giunti all’altezza del Rondò dei Pini, l’auto è stata bloccata nonostante il tentativo del conducente di darsi alla fuga, urtando due delle auto della Polizia di Stato intente a sbarrargli la strada.
In quel frangente, l’uomo, in evidente stato di ebrezza, invitato a scendere dall’auto, ha reagito violentemente contro i poliziotti, colpendoli con calci e pugni, tanto da provocare ad uno di essi escoriazioni che hanno richiesto cure mediche.
A seguito dei rilievi del sinistro verificatosi, l’uomo, cinquantunenne pluripregiudicato, è stato sottoposto a test alcolemico, risultando ben sopra al limite consentito dalla legge e, dopo il contestuale ritiro della patente di guida, è stato accompagnato in Questura per gli accertamenti del caso.
Già avviato dalla Divisione Anticrimine della Questura il procedimento amministrativo per l’emissione della misura di prevenzione dell’Avviso Orale, volta a stimolare nell’uomo l’assunzione di uno stile di condotta rispettoso delle regole di civile convivenza nonché delle norme dell’ordinamento giuridico, riducendo il rischio che possa tornare a tenere comportamenti pericolosi come quelli descritti.