Aeris, 20 posti in più per accogliere i rifugiati ucraini

7 maggio 2022 | 10:09
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Aeris, 20 posti in più per accogliere i rifugiati ucraini

In campo anche molte altre iniziative a supporto dei cittadini scappati dalla guerra.

Vimercate. Il ministero accorda 20 posti ad Aeris Cooperativa Sociale per l’accoglienza dei cittadini ucraini. Vista l’eccezionalità della situazione in cui si trovano, i rifugiati potranno essere ospitati nelle strutture senza dover necessariamente presentare la richiesta di asilo politico. “Le famiglie in arrivo, bambini compresi, hanno appena vissuto eventi traumatici e non è semplice lasciarsi alle spalle la guerra”- spiega Cristina Romanelli, coordinatrice e membro del Consiglio di amministrazione della Cooperativa. – “l’importante è avvicinarsi a queste persone con empatia, per garantire loro più serenità possibile”.

Aeris, insieme agli enti dei territori in cui opera, ha attivato una mobilitazione a 360 gradi a supporto dei cittadini ucraini arrivati in Italia e di chi si occupa di gestire la loro quotidianità. Subito dopo l’inizio del conflitto ha avviato azioni concrete tra cui mediazioni, webinar per docenti, consulenza per aggiornamenti normativi e ospitalità. Qui si trova ogni informazione utile. “Abbiamo riscosso un’alta partecipazione con più di 100 iscritti per ciascun incontro, condotto da figure psicopedagogiche e psicoterapeutiche del Centro In-Tessere. C’è molta attenzione e volontà di essere utili nel modo più opportuno”, spiega Romanelli.

I territori in cui si concentra l’azione di Aeris per i profughi ucraini  sono il Vimercatese, distretto 5 Melzo (Melegnano e Martesana), Isola Bergamasca e ambito di Treviglio. “ Nel Vimercatese operiamo già a stretto contatto con l’azienda speciale Offertasociale e i Comuni che ne fanno parte. In particolare qui abbiamo ampliato il personale di mediazione in lingua ucraina per le scuole. A tale scopo abbiamo destinato le 100 ore di mediazione gratuita previste come azione migliorativa del bando di Assistenza educativa scolastica”, conclude Romanelli.